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Francesco ha deciso: il 5 ottobre 13 nuovi cardinali, di cui 3 ultraottantenni (non elettori).

Il Faro di Roma, ben informato di questioni di curia, dirama la notizia:

“Tra i curiali ci sono l’attuale presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, lo spagnolo Miguel Ángel Ayuso Guixot, ma c’è anche il predecessore, l’arcivescovo inglese Michael Louis Fitzgerald che fu rimosso da Benedetto XVI e retrocesso a nunzio apostolico in Egitto, e infine il gesuita sottosegretario per i migranti Michael Czerny”.

La notizia della precedente retrocessione di Fitzgerald e della sua non nomina a cardinale nel 2006, trova qualche conferma anche nelle parole dell’epoca di Magister: “Dei capi di curia in attesa della porpora cardinalizia solo tre la riceveranno. E tra quelli rimasti al palo il più famoso, l’arcivescovo Michael Fitzgerald, non solo non è stato promosso cardinale, ma è stato retrocesso a nunzio in Egitto”.

Altri dicono che non si trattò di retrocessione ma di un incarico pienamente conforme al suo carisma. In ogni caso, tutti questi (nei tempi giusti), con le idee che professano, nemmeno accesso ai sacramenti avrebbero dovuto avere, immaginiamoci al sacerdozio, all’episcopato e al cardinalato.

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