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Dico che sono contro l’equiparazione banale tra #comunismo e #nazismo che fa piangere sul piano storico innanzitutto. E da ieri mi trovo a dover spiegare che PERÒ detesto lo stalinismo, i gulag, la repressione dell’Ungheria e compagnia terrificante. Tempi moderni.

Sbotta così su Twitter l’europarlamentare piddino Pierfrancesco Majorino.

Non ho votato il testo di equiparazione fra nazismo e comunismo.

Gli fa eco il collega Massimiliano Smeriglio.

Persino l’ANPI si dice preoccupata. Eppure – dice Repubblica – il testo è stato votato anche, con alcune eccezioni, il Partito democratico (insieme al gruppo dei Socialisti e democratici di cui è membro).

Le frasi incirminate?

Eccone alcuni passaggi:

si “sottolinea che la Seconda guerra mondiale è iniziata come conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop, e dei suoi protocolli segreti”; si “ricorda che i regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell’umanità, e si rammenta l’orrendo crimine dell’Olocausto perpetrato dal regime nazista”; si “condanna con la massima fermezza gli atti di aggressione, i crimini contro l’umanità e le massicce violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da altri regimi totalitari”; si esprime “inquietudine per l’uso continuato di simboli di regimi totalitari nella sfera pubblica e a fini commerciali” ricordando che “alcuni paesi europei hanno vietato l’uso di simboli sia nazisti che comunisti”.