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Tuniche definite dai giornali come “medievali”, con sopra ricamata una grande croce bianca e rossa. Le accuse? Abusi di potere, culto della personalità, controllo psicologico sui membri e strani esorcismi sui ragazzini capaci, ecc.

Aggiunge Il Mattino:

In Brasile e nel resto del mondo gli Araldi del Vangelo sono circa 3 mila e sono diffusi in una settantina di paesi. Si sono sviluppati sui dogmi di una fede super ortodossa, quasi anticonciliare e in aperto contrasto con il pontificato di Papa Francesco che già nel 2017 ha disposto una inchiesta su di loro culminata con l’annuncio di alcuni giorni fa: gli Araldi del Vangelo verranno commissariati da un cardinale brasiliano, Raimundo Damasceno Assis con l’obiettivo di depurarli dalle devianze dottrinali. Naturalmente il commissariamento implica anche il controllo sull’amministrazione dei beni che, a quanto si dice, sia piuttosto ingente, frutto di donazioni e lasciti importanti da parte di famiglie benestanti brasiliane. 

A fare perdere la pazienza della Santa Sede sono stati dei video che mostrerebbero degli esorcismi praticati su dei ragazzi. Le registrazioni mostrano il momento in cui i responsabili dei rituali schiaffeggiano adolescenti e bambini nella testa.  A questo particolare si aggiunge anche l’abuso della credulità popolare visto che si inducevano i fedeli a credere che persino i cambiamenti climatici sono il frutto del demonio.

Le assurdità che circolavano ruotavano attorno ai messaggi che arrivavano dall’aldilà dal defunto nobiluomo Plinio Correa de Oliveira, un giornalista morto nel 1995, fondatore dell’associazione  per la Difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà in Brasile.  Dall’aldilà Plinio Correa avrebbe fatto arrivare agli Araldi la rivelazione che l’origine dei cambiamenti climatici e del buco nell’ozonon è il diavolo. Una follia.

Qualche tempo fa si è dimesso dal vertice degli Araldi monsignor João Clá Dias – un ex canonico onorario della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma – ma senza dare spiegazioni. 

Gli Araldi del Vangelo sono un’associazione privata di laici, la prima di diritto pontificio ad essere stata istituita nel nuovo millennio (22 febbraio 2001) su approvazione di Papa Giovanni Paolo II, che affidò loro il compito di diffondere il culto della Madonna di Fatima nel mondo.

Insomma, per capirci: al netto delle insondabili intenzioni dei singoli, non si tratta di cattolici realmente “anticonciliari” ma dell’ennesimo ceppo conservatore che ha galleggiato più o meno disinvoltamente nella palude del grande spazio woitilian-ratzingeriano, poi travolto dallo tsunami bergogliano. “La rivouzione che mangia i suoi figli“, per usare un’espressione nota. In questo vanno a far compagnia a ciò che resta dell’Ordine di Malta, ai Francescani dell’Immacolata, alle Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore e alla diocesi di Albenga-Imperia.

Questa ennesima conferma serva da lezione a quelli, di idee affini, che pensano di fare opposizione a suon di letterine arricchire coi testi di Giovanni Paolo II.