Riprendiamo in traduzione nostra l’interessante intervista concessa dal Cardinale Kasper, vicinissimo e stimatissimo da papa Francesco, alla testata online spagnola  Religión Digital  il 26 settembre u.s. . Il porporato, già stretto collaboratore di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (si vede che lo apprezzavano …), uno dei personaggi più nefasti della gerarchia postconciliare ci sembra dica due cose fondamentali: anzitutto sfata la tensione fra Roma e la Germania che effettivamente sembra un gioco delle parti dell’arengo modernista, fra una destra conservatrice (della rivoluzione) e una sinistra progressista (nella rivoluzione); infine enunzia quel concetto di riforma irreversibile caro anche a papa Bergolio per cui non si può tornare indietro rispetto alle conquiste conciliari e postconciliari, ma si deve andare avanti nell’innescare processi evolutivi, vera sostanza dell’eresia modernista.
Qui l’originale spagnolo.

Viene considerato fedele amico e difensore del Papa e non lo nasconde. Il cardinale tedesco Walter Kasper è appena stato a Madrid, all’incontro internazionale per la pace dell’Arcivescovado di Madrid e della comunità di San Egidio, e ci ha concesso questa intervista esclusiva. Semplice e vicino, risponde a tutto senza giri di parole o falsa prudenza. Crede che il Papa non abbia paura dello “spauracchio dello scisma” sollevato da “pochissimi”, afferma che l’ordinazione degli uomini sposati, dopo il Sinodo, dipenderà dalla decisione unanime dei vescovi della zona, minimizza l’attrito della Chiesa tedesca con Roma e afferma, con enfasi, che il Papa sta preparando la sua successione, con la nomina di nuovi cardinali, e che “il popolo non accetterebbe che il prossimo conclave scegliesse un Papa “al contrario”.

È appena stato con papa Francesco, è ancora con la stessa forza di sempre?

Sì, il Papa è ancora molto forte. Ha un moto interiore che lo spinge ad andare avanti e non ha paura delle critiche che circolano contro di lui, anche all’interno del mondo cattolico. Va dritto per la sua strada e sta molto bene, anche fisicamente, per essere un uomo di 82 anni. E la prova è che continua a lavorare instancabilmente.

Non ha nemmeno paura dello scisma, come ha appena detto

Il papa non ha paura dello scisma.

E lei?

Io nemmeno penso che accadrà uno scisma. Coloro che agitano quella paura sono piccoli gruppi che sono apertamente contro il Papa, ma devesapere e tenere presente che sono pochi, pochissimi, anche se fanno molto rumore, attraverso i media. Non si deve dar loro importanza.

Cosa si aspetta dal Sinodo dell’Amazzonia?

Questo Sinodo dell’Amazzonia sarà molto importante e significativo per le chiese incarnate nelle culture di quella zona del mondo.

L’accesso di alcuni uomini sposati al sacerdozio sarà approvato nel Sinodo?

Il problema della mancanza di vocazioni in Amazzonia è molto grave e questo problema dell’ordinazione di uomini sposati, come altri, dipenderà dalla decisione e dall’unanimità dei vescovi della zona. Il Papa, con il suo spirito sinodale, metterà in atto le sue decisioni, se vi è sufficiente consenso tra i vescovi.

Anche la Chiesa tedesca terrà un Sinodo e sembra avere problemi con il Vaticano

Sì, alcuni hanno problemi con il Vaticano. C’è sempre stata una tensione tra Germania e Roma. È qualcosa di storico, ma in questo momento posso dire che la stragrande maggioranza della Chiesa tedesca è in totale e profonda armonia con Roma. Ci sono alcuni nervi nell’ambiente, ma penso che supereranno.

Ti capita di essere uno dei pilastri su cui si basa Francesco

Sì, sono felice con questo Papa. Penso che questo Papa sia il Papa giusto per questo momento nella storia del mondo.

Con i cardinali del prossimo concistoro, quelli eletti da Francisco saranno già la maggioranza. Il papa assicura la sua successione?

Sì. Sembra che con gli appuntamenti cardinali ciò che il Papa vuole sia garantire la sua successione.

In che senso?

Penso che nel prossimo conclave non si possa scegliere un papa “al contrario”. La gente non lo accetterebbe.

Chi pensa possa succedere a papa Francesco?

Questa è una domanda aperta e non ancora applicabile.

È, quindi, convinto che, dopo Francesco, non si possa tornare indietro?

No, non è possibile. La gente non lo accetterebbe, perché vogliono un Papa normale, umano e non un Papa imperiale, come quelli del passato.