“Questa è la volontà di Dio, la vostra
santificazione: che vi asteniate
dalla impudicizia

(1Thess. IV, 3)

Rilanciamo una sconsolante dichiarazione di Bergoglio stavolta in tema di purezza, fatta durante la conversazione che Francesco ha avuto il 5 e l’8 settembre scorso con i gesuiti del Mozambico e del Madagascar in occasione del recente viaggio in quei paesi (vedi qui). Di fronte ad un mondo sempre più gaudente e disperato nella ricerca sfrenata del piacere fine a se stesso e ad una Chiesa vergognosamente abbruttita dalle mancanze di alcuni suoi membri, il Nostro, che viene spacciato per castigatore degli scandali, non trova di meglio da fare se non scagliarsi contro i rigidi e contro la “fissazione sul sesto comandamento” (eppure è dal 2013 che ci intrattiene con le necessità intime dei concubini e dei divorziati risposati per tacere di altre), dimenticando per esempio come i peccati di lussuria (gravissimi secondo il Catechismo) non sono meno gravi di altri (anzi) minimo alla stabilità della società civile, distruggendo i matrimoni e le famiglie, e costituisca per esempio la causa principale della tragedia dell’aborto. Ancora una volta, parole contro la Vera Religione e contro l’uomo.

Il clericalismo ha come diretta conseguenza la rigidità. Non avete mai visto giovani sacerdoti tutti rigidi in tonaca nera e cappello a forma del pianeta Saturno in testa? Ecco, dietro a tutto il rigido clericalismo ci sono seri problemi. Ho dovuto intervenire di recente in tre diocesi per problemi che poi si esprimevano in queste forme di rigidità che nascondevano squilibri e problemi morali.
Una delle dimensioni del clericalismo è la fissazione morale esclusiva sul sesto comandamento. Una volta un gesuita, un grande gesuita, mi disse di stare attento nel dare l’assoluzione, perché i peccati più gravi sono quelli che hanno una maggiore «angelicità»: orgoglio, arroganza, dominio … E i meno gravi sono quelli che hanno minore angelicità, quali la gola e la lussuria. Ci si concentra sul sesso e poi non si dà peso all’ingiustizia sociale, alla calunnia, ai pettegolezzi, alle menzogne. La Chiesa oggi ha bisogno di una profonda conversione su questo punto.

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Qui l’ironica esultanza di Vladimiro Guadagno, che su Twitter si presenta come transwoman artista, scrittrice, attrice e militante. artist and activist in lgbtiq rights.