Abbiamo già trattato dell’attacco al celibato ecclesiastico che secondo molti verrà sferrato durante e dopo il Sinodo per l’Amazzoni (vedi qui, qui, qui). Oggi riprendiamo dal blog di Sabino Paciolla (vedi qui) l’intervento in merito di Andrea Tornielli, il quale con i soliti argomenti surrettizi della parziale assenza del celibato ecclesiastico nelle Chiese Orientali e delle dispense date a particolari situazioni giustifica l’eventuale superamento e progressiva abolizione della “gemma fulgidissima del sacerdote cattolico, la castità, alla cui perfetta e totale osservanza i chierici della Chiesa Latina” (Pio XI, Ad catholici Sacerdotii, 20 dicembre 1935).
Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero delle comunicazioni in Vaticano, ha detto che i sacerdoti sposati saranno oggetto di discussione durante il prossimo Sinodo dei vescovi in Amazzonia, che si terrà dal 6 al 27 ottobre a Roma, ma ha fatto notare che il Sinodo non ha il potere di prendere decisioni in materia.
“Il Sinodo discuterà la possibilità, per territori come l’Amazzonia, di proporre l’ordinazione di uomini sposati. Cioè l’ordinazione di catechisti, persone anziane che hanno già un ruolo di responsabilità in diverse comunità. Ma non è una decisione già presa, né è certo che il Sinodo arriverà a quella decisione”. Tornielli ha detto in un’intervista del 19 settembre.
“In ogni caso non sarebbe una decisione del sinodo, ma sarebbe una decisione del papa”, ha detto Tornielli nell’intervista, che è stata pubblicata sulla pagina Facebook della Conferenza episcopale brasiliana.
Tornielli ha fatto riferimento al documento di lavoro del Sinodo:
“Affermando che il celibato è un dono per la Chiesa, si chiede che, per le zone più remote della regione, si studi la possibilità di ordinazione sacerdotale per gli anziani, preferibilmente indigeni, rispettati e accettati dalla loro comunità anche se hanno ancora una famiglia costituita e stabile, al fine di assicurare i sacramenti che accompagnano e sostengono la vita cristiana”, dice il documento di lavoro.
Nell’intervista, Tornielli ha spiegato che “il sinodo non approva nulla perché è un organo consultivo, quello che decide è il papa. Sappiamo, perché l’abbiamo letto, che l’Instrumentum laboris del Sinodo menziona le difficoltà che le comunità delle zone remote incontrano nel ricevere i sacramenti, e di avere sacerdoti che possano celebrare la messa”.
Ha anche notato che “da molti secoli nella Chiesa cattolica ci sono sacerdoti sposati. Sono i sacerdoti delle Chiese cattoliche orientali che sono tornati alla piena comunione con Roma. Ma nota, non è che i sacerdoti possono sposarsi, ma sono le persone già sposate che vengono ordinate, questo è per gli orientali”.
“La stessa cosa esiste, e forse questa sarà una sorpresa per i nostri ascoltatori, nella Chiesa di rito latino, come eccezione, dai tempi di Pio XII. Papa Pacelli ha ricevuto ex sacerdoti anglicani che volevano entrare in comunione con Roma e, sposati, sono stati ordinati sacerdoti e sostengono le loro famiglie”, ha continuato.
Inoltre, ha poi detto Tornielli, “Papa Benedetto stesso con la costituzione Anglicanorum coetibus ha stabilito che questa eccezione può continuare nel caso degli anglicani. Quindi ci sono già delle eccezioni”.
In effetti, nel 2009 papa Benedetto XVI ha approvato la creazione di ordinariati personali, giurisdizioni create per accogliere gli anglicani che chiedono a migliaia di tornare alla piena comunione con la Chiesa cattolica. In questo quadro, i sacerdoti anglicani sposati possono essere ordinati sacerdoti cattolici. (sabinopaciolla.com, 21/09/2019).
Trattasi di un falso problema come falsi sono i “sacerdoti” che ordinerebbero, essendo altrettanto falsi i “vescovi” che provvederebbero ad amministrare i falsi “sacramenti” che questa satanica contraffazione di “chiesa” può permettersi di offrire! Provo solo una infinita pena per gente, adulti nella fattispecie, che vivono in un imbarazzante, sacrilego, diuturno carnevale!
Ma se un Papa ha dichiarato che gli ordini anglicani sono nulli, divengono preti cattolici nulli, come nulli sono ormai i nostri preti? Si tratta di un mazzo di nullità? Hanno abolito il Sacrificio come le profezie annunciavano? Inoltre i preti orientali possono usare del matrimonio o no? Perché anche Pietro e molti Apostoli erano sposati ma non usarono più del matrimonio, ne parla san Paolo. Questa è la norma Divina per quanto ho capito. Ed anche i Diaconi devono essere in tali condizioni.
Apostoli come Pietro erano sposati,ma loro vivevano la vera forma del matrimonio, quella incentrata sull amor puro e sulla castità.
Quindi essi usavano il matrimonio nella sua più massima e sublime forma.