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Incontro col Guelfo Rosa [RS]

RS: Vista la lettera anonima a Francesco? Quattro eresie condannate da parte di “numerosissimi prelati, sacerdoti e fedeli” ma senza firme.

GR: Sì, ho visto che Radio Spada l’ha riportata. Sia chiaro: l’anonimato non è in se stesso un male, dipende dalla contingenza. Ad esempio gli pesudonimi esistono da sempre, in particolare sulle riviste e sui quotidiani. Il problema è che qui non si è nel campo delle opinioni o dei commenti, dove il gioco delle maschere è legittimo e accettato, qui si tratta di dottrina da esprimere e di eresie da combattere in pubblico. Attenuare la propria identità per “far camminare le idee su gambe più libere”, senza argomomenti ad hominem, è una strada usuale ed efficace ma che non può valere se si vuole portare avanti formalmente una denuncia su un fatto puntutale. Qui l’anonimato non può funzionare, perché gli argomenti d’autorità (“numerosissimi prelati”) vanno rappresentati, appunto, attraverso l’autorità di chi li avanza. Altrimenti si è in una contraddizione palese.

RS: Magari escono in un secondo momento…

GR: Magari sì, ma si parte male. E male non solo per la forma anonima, pure per quello che già avete/abbiamo fatto notare mille volte. Le amnesie relative al Concilio, i silenzi sui predecessori, insomma: le solite gravi lacune dei conservatori. Anche voi avete pubblicato testi che tolgono ogni dubbio sulla voragine aperta negli anni ’60. Basta leggere tra gli altri Cosa Vostra. Dalla Pro Deo alla “mafia di San Gallo”. Gli “affari riservati” della “chiesa della misericordia”, oppure Sed gladium. Dottrina e Sacra Scrittura contro l’ecumenismo, o anche Cent’anni di Magistero quasi dimenticato. Per non parlare de Il tridente antimodernista. I tre testi Pontifici che condannano tutti gli errori oggi trionfanti o del classico, profetico, Il liberalismo è peccato

RS: …Fermiamoci altrimenti dicono che facciamo troppa pubblicità.

GR: Ciò che prova, pur con limiti umani, ad essere segno di contraddizione va pubblicato e pubblicizzato.

RS: Torniamo alla lettera anonima: parlare di numerosissimi prelati che si oppongono significa tentare di fare una guerra psicologica verso chi sta per inaugurare il Sinodo.

GR: Senza dubbio, ma chi sta in Vaticano deve lasciarsi spaventare.

RS: Cosa si muove dietro tutto questo?

GR: Beh, possiamo solo analizzare i fatti, anche quelli meno visibili. E fare analisi e ipotesi. Ma solo analisi e ipotesi.

RS: Andiamo.

GR: C’è un dato evidente. La pubblicazione della lettera anonima ha avuto luogo stamattina, 1° ottobre, quasi contemporaneamente, sui siti di tre noti giornalisti italiani vicini al fronte conservatore: Cascioli (Nuova Bussola), Valli, Tosatti.

Non solo: su tutti e tre si trova una giustificazione simile, ma non testualmente identica, per il carattere anonimo dell’operazione.

Ora, se non evidente, il coordinamento è probabile o almeno c’è una convergenza sulla fonte che coordina questi “numerosissimi” firmatari anomini. Ma abbiamo qualche indizio in più, non solo su chi parla ma su chi tace.

RS: Tipo?

L’appello è uscito in più lingue (come già altri testi precedenti). La cosa curiosa è che in inglese, ad ora [verso mezzogiorno], è stato pubblicato solo sul National Catholic Register. I due importanti siti anti-Francesco del mondo anglosassone (Church Militant e LifeSite) non l’hanno ancora pubblicata. Filiere diverse?

RS: Può essere…

Tenete conto che il prossimo fine settimana, nel mondo conservatore italiano, ci saranno due eventi di due realtà diverse.

RS: Si spieghi:

Se il 28 settembre è stato il momento della giornata di Radio Spada sul Sinodo (ah, a proposito: quanto era carico il mitico Savino? Si dice che abbia “bucato lo schermo”!), il prossimo fine settimana ne arrivano altre due, distinte. Una a Roma e una al Nord, quella al Nord, della Bussola di Cascioli, vedrà la partecipazione di Burke.

RS: Qualcosa si muove?

Beh, così ad occhio, sì. Cosa e come è impossibile dirlo. Noto solo che gli ottimi conscitori di questioni vaticane, Tosatti e Valli, si erano già mossi in parallelo per la vicenda Viganò.

RS: All’epoca Radio Spada realizzò un’interessante intervista esclusiva con Tosatti.

GR: Ricordo.

RS: Possibile tracciare un quadro definito?

No, lo abbiamo detto. Ma qualche idea degli schieramenti in campo si può avere.

RS: Tosatti, Magister, Valli, Cascioli…

Sì, sono persone competenti e serie. Ovviamente non abbiamo idee pienamente sovrapponibili: un’accusa organica e defintiva del Concilio e del post-Conciclio, woitilismo e ratzingerismo compresi, la devono ancora portare a termine. Se lo facessero farebbero un gran dono a se stessi e ai fedeli. Ma non disperiamo.