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Il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni ha annotato:

«Come già affermato in altre occasioni, le parole che il dottor Eugenio Scalfari attribuisce tra virgolette al Santo Padre durante i colloqui con lui avuti non possono essere considerate come un resoconto fedele di quanto effettivamente detto, ma rappresentano piuttosto una personale e libera interpretazione di ciò che ha ascoltato, come appare del tutto evidente da quanto scritto oggiin merito alla divinità di Gesù Cristo».

Insomma: la negazione della divinità di Cristo sarebbe il risultato dell’interpretazione (libera, ci mancherebbe!) del dott. Scalfari. E dire che non dovrebbe essere un concetto complesso, oggetto di una faticosa ermeneutica. Vien quindi naturale chiedersi da quale frase originale sia scaturita questa “interpretazione” personale.

Del resto, come era prevedibile: solito schema dichiarazione-bomba/smentita-della-sala-stampa.

*** Da leggere in relazione a questo articolo e alla smentita vaticana: Scalfari, Bergoglio e i dogmi: la smentitina. Il problema? Non è il vero ma il verosimile ***