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VaticanNews nell’annunciare la premiazione a nome della Fondazione Ratzinger traccia il profilo biografico di Charles Taylor:

Nato a Montréal nel 1931, Taylor ha studiato prima alla locale McGill University e poi in Inghilterra, all’Università di Oxford, dove ha conseguito il dottorato in filosofia. Oltre alla storia della filosofia si è dedicato alla filosofia politica e delle scienze sociali. I suoi contributi più noti riguardano le aree del comunitarismo, del cosmopolitismo e dei rapporti fra religione e modernità, in particolare la tematica della secolarizzazione, di cui è considerato uno degli studiosi più autorevoli.

Sempre VaticanNews chiarisce che la Fondazione promuove studi sul pensiero di Benedetto XVI.

Non a caso uno degli uomini punta di questa realtà è il card. Ravasi che Benedetto XVI fece vescovo, arcivescovo e cardinale, oltre a nominarlo Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.

Ciò che VaticanNews non annota in realzione a Taylor, è che negli anni ’60 si candidò per il partito canadese di ispirazione socialdemocratica NDP. Ancora nel 2008 appoggiò una candidata di questo partito.

Non è mancato chi autorevolmente ha definito Taylor come un comunitarista progressista o, per meglio dire, un liberal-comunitarista (A. Lo Giudice, Il soggetto plurale: regolazione sociale e mediazione simbolica, Giuffrè Editore, 2006, p. 136).