Anonimo, Battesimo degli infedeli da parte di S. Francesco Saverio, XVIII sec., Museo Nacional de Arte de la Ciudad de México
[da scuolaecclesiamater.org]


Ottobre è il mese del Rosario, ma è anche il Mese dedicato alle missioni. Sgraniamo la Corona perché si estenda sempre più sulla terra il benefico e civilizzante impero di Cristo Re (che si celebra l’ultima domenica d’ottobre).


La Santa Chiesa è missionaria dalla prima ora, avendo come comando del Fondatore, Cristo Gesù, quello di predicare il Vangelo della salvezza a tutte le genti e di instaurare il suo Regno su tutta la Terra. E pertanto prega sempre il Signore di assisterla in questa pacifica conquista del mondo: “Ut omnes errantes ad unitatem Ecclesiae revocare, et infideles universos ad Evangelii lumen perducere digneris, te rogamus, audi nos”. Di assistere soprattutto i missionari, coloro che lasciano tutto per predicare Cristo Crocifisso a chi non lo conosce, a chi lo rigetta, a chi non adora Dio ma idoli falsi che sono demòni. Così fecero gli Apostoli, così san Francesco Saverio, così infinite schiere di uomini e donne. Il fervore missionario, sebbene sempre vivo, fu oggetto delle attenzioni particolari di Pio XI il quale nel 1926, istituì la Giornata Missionaria Mondiale da celebrarsi la penultima domenica di Ottobre, prescrivendo che nelle messe se ne facesse commemorazione con le orazioni della Messa pro fidei propagazione. Questa Giornata, non tutti lo sanno, ebbe origine nell’Oratorio del Rosario in Sassari, nei primi anni Venti, come triduo di preghiere coram Sanctissimo organizzato dal Circolo Missionario del Seminario Arcivescovile. Nel 1926 vi assistette provvidenzialmente Mons. Luigi Drago, Segretario di Propaganda Fide, che la fece conoscere al Cardinale van Rossum, Prefetto di Propaganda Fide, e a Pio XI. Il Papa, ritenendola “un’ispirazione che viene dal Cielo”, la estese, come già detto, a tutta la Chiesa. (da sardiniatridentina.blogspot.com)

Sussidi per pregare per le Missioni

INDULGENZE
(Enchiridion Indulgentiarum, Romae, 1952, 609-611)
– Ai fedeli che con donazioni o con la propria opera aiutassero le Sacre Missioni o invitassero altri a farlo, ogni volta che devotamente reciteranno l’invocazione Iesu, via, veritas et vita, miserere nobis (Gesù, via, verità e vita, abbiate pietà di noi), si concede un’indulgenza di 300 giorni (S. C. de Prop. Fide, 26 apr. 1857, exhib. doc. 9 maii 1857; S. Paen. Ap., 2 iun. 1933 et 14 iun. 1949).
– Ai fedeli che una volta al mese ascolteranno la Messa e piamente reciteranno delle preghiere per le Missioni, si concede l’indulgenza plenaria, sia oltre ad esser stati assolti dai propri peccati, visiteranno una chiusa o pubblico oratorio (S. Paen. Ap., 6 iun. 1923).
– Giornata delle Missioni
a) Ai fedeli che nella penultima domenica di Ottobre, o nel giorno stabilito dall’Ordinario del luogo, a norma del rescritto della Sacra Congregazione dei Riti del 14 aprile 1926, assisteranno alle funzioni che si è soliti celebrare per le Missioni e piamente pregheranno per la conversione degli infedeli, si concede un’indulgenza di 7 anni; a quelli invero che, confessati, comunicheranno al pane celeste, si concede l’indulgenza plenaria.
b) Ai fedeli d’altra parte che, nei luoghi dove la Giornata delle Missioni non si celebra, la penultima domenica del mese d’Ottobre, visiteranno una chiesa o pubblico oratorio e pregheranno per la conversione degli infedeli si concede: un’indulgenza di 7 anni; plenaria se, confessati, riceveranno la Sacra Comunione (S. Rituum Congr., 14 apr. 1926, exhib. doc. 16 nov. 1927; S. Paen. Ap., 30 aug. 1934 et 25 mart. 1936).