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“Abbiamo il mostro del tradizionalismo. La destra è violenza, è ingiusta. Stiamo fucilando il Papa, il Sinodo, il Concilio Vaticano Secondo”, dice Dom Orlando Brandes, secondo quanto riportato – tra gli altri – da Il Faro di Roma.

C’è poco da fare: i progressisti (della rivolzione) vedono sempre più in là dei conservatori (della rivolzione).

A parte i toni totalmente fuori luogo (violenza, fucilazioni, ecc), l’allarme dell’arcivescovo di Aparecida, lanciato di fronte a decine di migliaia di fedeli (si dice 40.000, arrivati all’omonimo santuario brasiliano), è netto e va al nocciolo della questione: c’è un’unità di fondo tra Concilio, vertici ecclesiastici che hanno retto la stagione del post-Concilio e Sinodo. Colpire (coerentemente) uno di questi aspetti significa affondare tutto. Giusto ieri ne parlavamo in questo articolo: [Video] Il Sinodo amazzonico? Era già pronto 33 anni fa.

Del resto, con le Edizioni Radio Spada, la “marcia trionfale” che parte dalle trame conciliari e arriva alla mafia di San Gallo è stata trattata nel richiestissimo: Cosa Vostra. Dalla Pro Deo alla “mafia di San Gallo”. Gli “affari riservati” della “chiesa della misericordia”