“Saint Peter Basilica in Vatican Rome” by Pawel Pacholec is licensed under CC BY 2.0

Due premesse:

  1. Da qualche tempo è giunta alla nostra attenzione questo video risalente al 18 agosto 2019 (lo riproduciamo alla fine dell’articolo): in esso si cita più volte Radio Spada, peraltro fraintendendo alcuni elementi di fondo che caratterizzano questo sito.
  2. Più importante: come da nostro stile, non è nostra intenzione fare improbabili processi alle persone ma riportare fatti e presentare idee. Nello specifico, in relazione a ciò che si muove nel mondo dell’antibergoglismo.

Passiamo dunque ai fatti lasciando da parte ciò che si dice del nostro sito e andiamo alla questione primaria.

Don Minutella, che nel mondo genericamente antibergogliano (non coincidente strettamente col mondo della Tradizione Cattolica, dal momento che include tutta la galassia modernista-conservatrice) raccoglie un certo consenso, ha dato luogo a questo intervento per chiarire, secondo lui, cosa accadrà dopo la morte di Benedetto XVI.

Ebbene, secondo don Minutella:

  1. “il successore del Papa (Bendetto XVI, ndRS) sarà l’ultimo e sarà il Petrus Romanus di cui parlano le profezie di Malachia” (28:00-28:30 del video, confermato a 30:00-30:15);
  2. Rispondendo alla domanda “C’è un identikit di questo Papa?”, dice: “Sì, ce lo ha fornito Caterina Emmerich”;
  3. “Sarà attorno ai 50 anni“;
  4. “Verrà da poco giù di Roma, italiano“;
  5. “Non indosserà i paramenti pontifici”, (aggiunge: “perché il Piccolo Resto rimane molto perseguitato“);
  6. Il popolo fedele allo spirito cattolico lo riconoscerà come tale“;
  7. Sarà un Papa perseguitato che terrà in piedi la Chiesa Cattolica”;
  8. “Penso di più”, aggiunge don Minutella, facendo un excursus storico: “è il popolo che si sceglie il Pastore“;
  9. Concetto reiterato in seguito: “il popolo sa fiutare chi è che deve guidare, non come questi ultimi Papi che, come dice Romano Amerio, hanno rinunciato all’Autorità”, “il popolo può sostituire i cardinali” (i punti da 2 a 9, da 31:00 a 36:00)
  10. Poi continuando: “Quindi noi (ora) abbiamo il Papa, appena muore mica ci facciamo venire lo sgomento, Dio provvederà, e se anche dovessimo stare per un po’ di tempo con la sede vacante, non ce lo siamo scelto noi [….] Attenderemo, e nel frattempo non sia da escludere che il popolo di Dio, […] l’elezione del Papa non più con quell’apparato burocratico e per nulla trasparente che ha portato all’aberrazione del conclave del 2013 ma l’elezione di un Papa scelto dal popolo“;
  11. Il popolo, spesso, solennemente ha saputo fare questo“. (punti 10 e 11, da 37:00-40:00).

Insomma: il quarantaseienne italiano don Minutella, che guida il cosiddetto “Piccolo Resto” (“Piccolo Resto”, che si propone tra l’altro come la parte fedele della Chiesa, con una cinquantina d’anni di ritardo sul disastro del Concilio Vaticano II) ci dice che non è da escludere che il prossimo Papa sia l’ultimo, italiano, eletto dal popolo fedele, senza paramenti pontifici, sui cinquant’anni.

Sia chiaro: l’elezione del Papa “fatta dal popolo” è negazione diretta delle norme di diritto canonico (oltre che di quelle di mero buon senso). Dunque illecita e invalida. Già diversi pesudopapi sono stati “eletti” sulla base di riunioni di entusiasti e conoscenti o di rivelazioni pseudomistiche: dai “palmariani” all’americano Pope Michael, passando per alcuni altri.