di Massimo Micaletti
La Corredenzione, a mio modesto avviso, non ha bisogno di essere proclamata: è nella storia e nella natura di Maria. Se crediamo al Vangelo, sappiamo che Maria è Corredentrice, così come è sufficiente qualche minimo rudimento di teologia cattolica per esser certi – dogma o no – che è stata concepita senza peccato e che è stata assunta in Cielo. E’ così, non possiamo farci nulla: l’unico modo di negare che la Madre di Gesù sia Immacolata e Corredentrice è sovvertire i fondamenti della nostra Fede, a cominciare dalle Scritture e perdersi in blasfemie tipo che quando Gesù parlava non c’era un registratore.
Una donna – una creatura – non può schiacciare il serpente se non è Immacolata; non lo respinge, non lo sfugge, non lo vince: lo schiaccia. Né può schiacciare il serpente senza perciò corredimere il genere umano e il creato tutto. Cristo ha redento il mondo con la Sua Passione, Maria lo ha corredento con la sua Compassione, come predettole peraltro da Simeone: “Questo bambino è destinato ad essere causa della rovina e della resurrezione di molti in Israele e a diventare un segno di contraddizione; la stessa tua anima sarà trapassata da una spada”[1]. E non dimentichiamo che la Vergine, essendo “piena di Grazia”, sapeva d sempre quel che suo Figlio avrebbe sofferto, sicché, come madre, ha sofferto con Lui da subito, al pensiero di quel che sarebbe accaduto: Maria sapeva della Resurrezione, ma sapeva anche del tradimento, del processo ingiusto, delle torture, della salita Calvario, della Crocifissione, della morte del suo adorato Fligliolo.
E’ Pio IX, nella Bolla dogmatica “Ineffabilis Deus”, che scrive: “I Padri videro designati [nei versetti della Genesi] Cristo Redentore e Maria congiunta con Cristo da un vincolo strettissimo e indissolubile, esercitando insieme con Cristo e per mezzo di Lui sempiterne inimicizie contro il velenoso serpente, e riportando sopra di lui una pienissima vittoria”. Vien quasi da dire, iuxta moda, che, più che di Fede, si tratta di logica.
Come sempre accade, la proclamazione di un dogma non è né illogica né irrazionale, è come la scoperta di un tesoro che non può essere che in dato luogo e lo scopritore lo trova con una serie di deduzioni e indizi e prove e passi. La proclamazione di un dogma è la conseguenza irresistibile e l’invincibile conclusione che esiste qualcosa che ci supera ma non per questo è ingiustificato o, tanto meno, inventato.
Però, il dato oggettivo che la Corredenzione ad opera di Maria sia scritta a caratteri cubitali nel Vangelo e nella storia del cattolicesimo e che quindi, dogma o no, sia evidente come è evidente che se sboccia un fiore devono esserci una pianta e, prima ancora, un seme, ebbene ciò non permette di negarla o di metterla in discussione; all’opposto impone di riconoscerla, che sia proclamata o no, anche perché ve ne sono numerose inoppugnabili conferme. Tralasciando – per modo di dire – la circostanza che è stata ella stessa a chiedere di essere riconosciuta Corredentrice, Mediatrice ed Avvocata nelle apparizioni di Amsterdam del 1953, approvate dalla Chiesa nel 2002, non si può infatti dimenticare che molti Santi e Beati hanno invocato tale titolo per Maria: per citarne solo due, Padre Pio e San Massimiliano Kolbe.
Qualcuno obietta che parlare di contributo di Maria alla Redenzione comporterebbe che l’opera sola di Cristo, che è Dio, non fosse bastevole, il che sarebbe chiaramente inaccettabile; ma tale implicazione non è affatto necessaria. E’ come dire che Dio non sarebbe Onnipotente perché ha scelto di incarnarsi nel seno di Maria e farsi uomo anziché entrare direttamente nella storia per altre vie. Dio ha scelto di passare per Maria per indicarci la strada; Maria stessa ci ha indicato la strada; Dio ha voluto che Maria ci corredimesse. Lo ha voluto Lui, in tutta la storia di Maria, dal concepimento all’Assunzione, sicché l’obiezione che l’intervento della Vergine toglierebbe qualcosa – cosa poi? – alla Redezione per Cristo non ha gran spessore. Vengono in mente quelli che dicono che non si dovrebbe pregare Maria perché chiede a Maria di intercedere significherebbe che c’è “qualcuno più buono di Dio” che può chiederGli quello che Lui non vuol dare: tornando al parallelo illuminante dell’Incarnazione, sarebbe come dire che Dio ha avuto bisogno di Maria perché non sarebbe stato in grado di plasmare un uomo (per giunta Suo Figlio e Sua seconda Persona).
La Corredenzione è un grosso impiccio se si vuol andare d’accordo coi luterani ma pazienza: far torto alla verità e al buon senso non è mai un buon punto di partenza per invitare alla conversione, sempre ammesso che si voglia convertire qualcuno o solo andarci d’accordo.
Su questo punto, un’ultima annotazione in queste riflessioni senza nessuna pretesa. San Pio X, nella “Ad diem illum”[2] indica la Madre di Gesù non solo come Corredentrice e Mediatrice, ma anche come Trionfatrice di ogni eresia: nel rapporto col protestantesimo, Maria è il cuneo, è “la contraddizion che nol consente”, non si può accogliere nessuna delle eresie che assediano la Chiesa senza ferire la figura, l’opera e la stessa natura della Vergine per come il Vangelo e il cammino della Chiesa ce le hanno chiaramente definite[3]. Difendere Maria, venerarla, comprenderne appieno l’importanza e la centralità nella storia della salvezza non è solo render giustizia alla verità e all’amore della Vergine per noi e per Suo Figlio, che lei ha cresciuto e protetto e accompagnato alla tortura e alla morte, ma anche riconoscere e respingere l’errore contro la Chiesa, per la salvezza dell’anima.
[1] Lc, 2, 34-35.
[2] https://www.radiospada.org/2019/02/ad-diem-illum-la-fondamentale-enciclica-di-san-pio-x-sullimmacolata-corredentrice-mediatrice-e-trionfatrice-di-ogni-eresia/
[3] Sia sufficiente osservare che la prima volta che si trova applicato a Maria il termine di Corredentrice è nel XV secolo, mentre il titolo di Redentrice lo si trova già nel X secolo (cfr. R. Laurentin, Le titre de Corédemptrice in “Marianum”, n. 13, 1951, p. 429).
Mi conceda qualche chiarimento, sig. Micaletti. Penso sia abbastanza chiaro che: 1- la vergine Maria, è definita “Madre di Dio” dal Concilio di Efeso in quanto Madre di Cristo, pienamente umano e divino nella sua unica persona 2 – è definita “Immacolata” dal dogma di Papa Pio IX, preservata dal peccato originale in vista e per virtù del ruolo materno che avrebbe avuto nella redenzione. Ricordo poi che il valore del dogma non è relativo o secondario (“dogma o no …”) ma decisivo: il dogma non permette di pensare Cristo prescindendo dall’Immacolata e non permette di pensare l’Immacolata prescindendo da Cristo. 3 – è definita, in coerenza con la sua condizione di Immacolata, “primo eccelso frutto della redenzione” dal Concilio Vaticano II (Sacrosanctum Concilium 103) 4 – è chiamata “corredentrice”, ripetutamente, dai recenti Pontefici.
A mio modesto parere, quindi, non può essere considerata “corredentrice” se non nel senso di “cooperatrice necessaria al piano della Redenzione”, sempre tuttavia in modo subordinato e per l’efficacia in lei della Redenzione operata dal Figlio suo, Unico, Universale e Necessario Redentore di tutta l’umanità e di ciascun singolo uomo”. Penso dunque, pure con tutta la venerazione e l’affetto che le riservo, che il titolo possa essere usato in tal modo e solo in tal modo. Non va poi imprudentemente sottovalutato il facile rischio che il titolo possa rimanere mal compreso ed equivoco presso i fedeli non approfonditi nella fede (p. es. esente dal peccato originale perché esente dalla redenzione) e, di conseguenza, possa lasciare adito a modi impropri di pensare (e a comportamenti devozionali errati di venerare o invocare) la sua “corredenzione”. Con amicizia
Mi scusi ma non capisco il suo discorrere, quale differenza esista cioè tra Corredentrice qual è a pieno titolo Maria e Cooperatrice necessaria al piano della Redenzione. Quale fedele deficiente popolana e populista, pure sovranista, non vedo proprio alcuna differenza; mica si è detto che è redentrice. La bontà del titolo direi che lo enuncia lei da solo,giandreoli, nel “necessaria alla Redenzione” ovvero indispensabile al cattolicesimo, ovvero ancora Corredentrice per elezione Divina non discutibile. Con amicizia in Cristo Redentore.
ma sicuro, Maria Santissima non è corredentrice, ha solo dato il suo ventre… Per il resto è come noi, piena di dubbi, come i nostri famosi ‘quattro’… Bergoglio papa en travesti dixit, non servono nuovi dogmi…Peccato che costui, stufo di dogmi, quelli cattolici ( così proclamò urbi et orbi anche l’aèpripista di questi papai en travesti..) ci voglia imporre i ‘suoi’ dogmi, quelli per cui tutte le vacche di notte sono nere ( e di giorno come vi pare), tutti gl’iddii sono uguali, tutte le religioni si equivalgono, tutte le ha voluto lo stesso dio multiforme, e i negroni sui barconi sono nostri fratelloni, in carne Christi…. E continuiamo pure, cattolici alla Schneider o alla Burke, a piagnere per gli scossoni alla fede cattolica rimanendo nella stessa compagnia degli scassinatori….
…e come avrtebbe potuto essere corredentrice se lei stessa non capiva – parole del Bergoglio papa – quello che stava accadendo sotto la croce, e peccatrice è nata e santa è diventata (bontà di bergogliio)? Ma nememno Cristo poi lo sapeva, lo ha imparato a cose fatte, pro oboedientia sua caeca, che era diventato il Redentore!…. Ma a questi qui, papi del nuovo conio, sai quanto glien imprta della redenzione di Cristo!..Sono loro, coi mufti dei musulmani e il Bella Ciao dei partigiani, i veri redentori , i salvatori del mondo, dall’infame capitalismo ( dal quale pure traggono essi, gli stessi, la lor grassa soddisfazione)…
una domanda secca a chi sta ancora in ‘questa’ chiesa, seppure a disagio, con sofferenza: che cosa c’è rimasto di cattolico in essa???
Quello che fa dire a Scalfari, poi lo conferma sempre! Sono semi-sicura che non ci vorrà molto che dichiarerà apertamente che a risorgere fu un fantasma. Come d’altronde ha già detto che Gesù apparve per pochissimo, ma dolo come spirito. Sono sicura che ne è convinto! Seguiremo i suoi di dogmi. La Madre Celeste continua a mandarci messaggi chiari, ma lui non crede a nessuna apparizione, tantomeno a Lourdes dove si è dichiarata Ella stessa Immacolata. Ma, certo, come possiamo dubitare che bergoglio ne sappia più di chiunque. Sono scaduti nel ridicolo, ma ridicolo non è il numero di anime che, seguendoli, si sta perdendo l’alimento spirituale.
Alla sig.a Angela. Perdoni il ritardo, ma le rispondo. “Corredentrice” lascia adito a pensare il ruolo redentivo della Madonna come alla pari di quella del Figlio, invece Redentore Unico. “Cooperatrice necessaria” evita questo possibile equivoco e la fa pensare più istintivamente quale “prima Redenta”, seppure nella forma di Immacolata. Ho poi sottolineato vivamente quanto sia importante evitare possibili fraintendimenti nella fede, e di conseguenza nella devozione o personale (il culto liturgico è più protetto per la sua dipendenza dalla Congregazione) o di gruppi di fedeli non ben preparati e superficiali nella conoscenza del catechismo. Con amicizia e Santo Natale!
Cattolico sono con papa Ratti
e devo guardarmi
da ogni compromissione
con li fedeli d’altra confessione;
sono ora cattolico conciliarista
e guai se non mi siedo
con ogni fedele d’altra religione,
per giungere insieme a una visione
del tutto condivisa seppur sincretista.
Cattolico sono con papa Sarto….
e devo pensare che evoluzione
per niente s’accorda con religione,
che se mai succedesse
che l’una e l’ altra si combinassero,
noi avremmo della religione
la più completa negazione.
Con papa Roncalli e seguaci sui
noi dobbiam credere che religione
va continuamente messa
sotto processo di revisione…
che senza li continui suoi aggiornamenti
religion muore senza tanti complimenti.
Cattolico sono con papa Ferretti
e sillabar devo
ogni principio liberale,
per poterlo condannare
in maniera viscerale.
Ora, cattolico nuovo, se liberale
non sono in maniera consensuale,
fanatico sono e sclerotico mentale.
Cattolico sono con papa Gregorio
e mi vien detto che non è possibile
scegliere una o l’altra religione
che tutte sono davvero bone
secondo Dio e nostra ragione.
Con Pio V, santo pontefice,
mi vien comandato
di seguire in tutto senza mutazioni
il suo messale riformato,
per non incorrere nell’ira divina
e in quella dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
Con Paolo Sesto, il papa Mesto,
mi viene imposto un nuovo messale
che quello primo del tutto stravolge
e tutto questo per ottemperare
alla suprema volontà divina.
E ora da questo papa Bergoglio,
mi sento dire papale papale
che la Madonna, poveretta,
era solo una povera donnetta
trascinata passivamente
in una operazione
della quale a lei sfuggiva
la piena cognizione..
quando, alla maniera di cattolico antico,
io pensavo che a riconoscimento
del suo contributo alla Redenzione
Maria fosse stata esaltata
al di sopra degli Angeli e dei Santi,
e coronata
dal suo Divin Figlio,
del cielo e della terra
Regina superna.
…..
Che devo fare
per non perdere del tutto la ragione
e finire dritto in un manicomio,
quello della nova religione,
dove regna solo una grande confusione ???
X bbruno:
Applausi!
Ringrazio tutti per i contributi. Preciso però che da sempre Santi e Papi usano il titolo di “Corredentrice”, non di “cooperatrice necessaria”, con un preciso significato, che è poi quello che ho cercato di sintetizzare nella mia riflessione.
Se lo si vuole approfondire – soprattutto sul perché “Corredentrice” e non “cooperatrice, questione già dibattuta – rimando ai documenti che ho menzionato nel testo.
A Giandreoli : Corredentrice non è Redentrice, è semplicissimo. Qualcuno le spiega ancora qui.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/12/commento-corredentrice-uniti-sul.html#more
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/12/documento-della-dottrina-della.html
Questa è per lei giandreoli la difesa della fede della Congregazione?