Santa Barbara è la patrona degli artiglieri i quali ne solennizzano la festa il dì quattro di dicembre. Nella marineria chiamasi Santa Barbara una camera o ricetto nella parte posteriore della nave destinata ai cannonieri, che le diedero tal nome per divozione alla loro protettrice … Quanto all’origine del culto … un nobile e ricco signore di Nicomedia chiamato Dioscoride aveva un’unica figlia di rara bellezza per nome Barbara. Temendo le venisse chiesta in isposa ed esserne abbandonato, Dioscoride la rinchiuse in una torre. Ivi la giovane donzella contemplando gli astri capì che gli idoli adorati dai suoi parenti non potevano essere gli autori di tante meraviglie. Scrisse in Alessandria d’Egitto al celebre Origene, la fama delle cui predicazioni era pervenuta in sino a lei, e questi le inviò uno dei suoi discepoli travestito da medico, il quale la istrusse e battezzò. Saputane la conversione Dioscoride diede dapprima la figlia a tormentare al proconsole Marciano, poi vedendola ferma nella fede la condusse sovra una montagna vicino alla città e di sua mano le mozzò il capo. Ma un’orribile procella mandata dal cielo colse Dioscoride mentre scendeva dalla montagna ed un fulmine lo uccise e lo consumò. Da questa pia tradizione proviene l’uso dei cristiani di venerare Santa Barbara come protettrice contro il fuoco celeste e contro la morte improvvisa. Quindi fu dato il suo nome ai magazzini da polvere delle navi, e venne specialmente eletta a patrona degli artiglieri, dei minatori, e generalmente di tutte le professioni in cui si maneggia la polvere. Santa Barbara è anche la patrona del cavaliere, dell’uomo d’arme, del valore operante; in essa è personificata la virtù attiva. I cavalieri Teutoni le portavano particolar devozione e la sua immagine era il palladio dell’ordine Teutonico.

(Gregorio Carbone, Dizionario militare, Torino, 1863, p. 245)