Era il 24 gennaio 2019 quando scrivevo la prima ricetta sul mio blog: la torta Bonissima.
In realtà, il blog l’avevo aperto (o meglio, me l’aveva aperto il marito) i primi di gennaio ma avevo aspettato che ci fosse un certo numero di ricette prima di pubblicizzarlo.
A questo punto, potrei fare uno di quei discorsi pomposi e strappalacrime sul tempo che passa, i fallimenti e le soddisfazioni che ho avuto ma ve lo risparmio.
Quando dovevo decidere quale dolce preparare per il primo compleanno del blog, ho chiesto l’aiuto del pubblico e nelle storie su Instagram mi sono arrivate le risposte più disparate (“qualcosa di così cioccolatoso che faccia scoppiare la cistifellea”: Ilaria, ti sembra che le mie ricette non siano abbastanza grasse?) ma siccome sono antidemocratica, alla fine ho scelto io.

Avrei voluto qualcosa che rappresentasse bene il blog, quindi possibilmente un dolce antico. Così, sfogliando ancora una volta il libro “Le ricette della gioia con Santa Ildegarda” di Daniel Maurin e Jany Fournier- Rosset, dal quale avevo già tratto diverse ricette, mi sono imbattuta nel dolce alle noci. Nella ricetta c’è scritto che può essere mangiato sia da solo, come dolce cremoso e morbido, sia versando l’impasto in una pasta frolla o sfoglia. Così, ho preso la palla al balzo, anzi due piccioni con una fava (ma esisterà la ricetta dei piccioni con le fave?) e ho fatto la ricetta della pasta frolla che mi hanno insegnato al corso di cucina frequentato a novembre e l’ho riempita con il ripieno del dolce di Santa Ildegarda. Questa torta non prevede il cioccolato, quindi rispetto alla Bonissima, alla quale questo ingrediente è stato aggiunto successivamente, è un dolce ancora più medioevale!
Per la scelta della candelina avrei voluto qualcosa di particolare ma il negozio in cui sono stata non aveva molta scelta. Ero indecisa se prenderla rosa come me o celeste come il blog ma, dato che sono rosa dentro, alla fine la scelta è caduta su questo colore. A proposito di candelina, avevo cominciato a scattare qualche foto alla torta, quando la cera ha cominciato a colare sulla crostata, dopodiché la fiamma si è spenta e lo stoppino è finito… Del resto, se non combinassi pasticci, non sarei io. Tanti auguri a me!

DOSI: 8 persone

DIFFICOLTA’: Bassa

PREPARAZIONE: 40 minuti

RIPOSO: 30 minuti

COTTURA: 30 minuti

COSTO: Basso

INGREDIENTI:

Per la pasta frolla:

  • 250 g di farina 00
  • 100 g di burro
  • 200 g di zucchero semolato
  • 1 baccello di vaniglia (i semini)
  • Scorza grattugiata di 1 limone (opzionale)
  • 8 g di lievito per dolci
  • 1 uovo (50-55 g)
  • 1 g di sale

Per il ripieno:

  • 280 g di gherigli di noci
  • 2 uova
  • 150 g di zucchero
  • 130 g di burro
  • 125 g di panna fresca liquida
  • 2 cucchiai abbondanti di amido di mais

PREPARAZIONE:

Prima di tutto, preparate la pasta frolla. Tagliate il burro a pezzetti e fatelo ammorbidire a temperatura ambiente. Fate attenzione, però, a non farlo sciogliere troppo.

Nella planetaria (ma potete fare questa operazione anche a mano) lavorate con la “foglia”, a velocità bassa, il burro con i semini di vaniglia, l’eventuale scorza grattugiata di limone, lo zucchero ed il sale. Ogni tanto staccate il burro con la “marisa” (ho scoperto che la spatola si chiama così) dalle pareti della ciotola, abbassando la velocità della planetaria. Poi aggiungete a filo l’uovo, leggermente sbattuto con una forchetta, in tre o quattro volte ed infine la farina ed il lievito setacciati. Fate fare qualche giro veloce di planetaria.

A questo punto, trasferite la frolla sulla spianatoia ricoperta con poca farina e lavoratela velocemente con la spatola apposita senza manico, oppure con le mani fredde.

Poi formate un panetto piuttosto appiattito, copritelo con la pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.

Passato questo tempo, stendete la frolla con il mattarello ad uno spessore di circa 1/2 cm e rivestite una tortiera imburrata ed infarinata (io ho usato uno stampo in carta da forno e questa operazione non è stata necessaria) di 24 cm di diametro.

Ora preparate il ripieno. Fate sciogliere il burro a fuoco basso in un pentolino e lasciatelo raffreddare.

Intanto, tritate grossolanamente le noci con una mezzaluna o con un coltello.

A questo punto, in una ciotola capiente, mescolate le noci con lo zucchero, dopodiché aggiungete un uovo leggermente sbattuto con una forchetta. Continuate a mescolare e quando l’impasto sarà omogeneo, aggiungete l’altro uovo, anch’esso leggermente sbattuto. Mescolate bene ed aggiungete il burro fuso e la panna. Legate il tutto con l’amido di mais setacciato e mescolate di nuovo.

Ora, riprendete la tortiera con la frolla, bucherellate il fondo con una forchetta e versatevi il composto di noci. Fate cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Poi sfornate la crostata e fatela raffreddare prima di servirla.

NOTE:

La ricetta originale diceva di tostare preventivamente la frolla in bianco, cioè senza ripieno, ma io ho preferito cuocerla insieme con il composto, perché la cottura in bianco di solito si fa quando il ripieno ha bisogno di una cottura breve o addirittura non ne ha bisogno affatto. Invece, nel caso di questo dolce, il ripieno richiedeva una cottura per un tempo piuttosto prolungato e non volevo rischiare che la frolla si bruciasse, così li ho infornati insieme.

La ricetta originale prevedeva solo un cucchiaio di maizena ma io ne ho aggiunto un altro perché ho usato delle uova grandi ed il composto mi sembrava troppo liquido. Inoltre, considerate che nel Medioevo le uova erano grandi quasi la metà di quelle di adesso…

Alla prossima ricetta,