da fsspx.news
Nota di Radio Spada : Sacrilegi e profonazioni come quello di cui parla l’articolo avvengono spesso nelle chiese occupate dai modernisti. Nella stessa Roma, precisamente in Sant’Ignazio, il 14 novembre scorso alla presenza di donne travestire da prete e di altri ministri si è svolto il rito di insediamento del nuovo direttore del Centro anglicano di Roma. Tutti poi sono stati ricevuti da Bergoglio, fedelissimo prosecutore dell’ecumenismo conciliare di Montini, Wojtyla e Ratzinger (vedi QUI).

La cerimonia anglicana che si sarebbe svolta il 1° febbraio 2020 tra le mura di una chiesa cattolica della diocesi di Richmond (Stati Uniti), con l’accordo del vescovo, è stata annullata a causa della mobilitazione dei fedeli che volevano difendere la fede.
Il vescovo Barry Knestout, vescovo di Richmond nello Stato della Virginia (USA), credeva di poter fare un gesto ecumenico verso la “Chiesa episcopale”, un ramo della fede anglicana. Così aveva deciso di prestare la chiesa di San Beda per la “consacrazione episcopale” di una “donna-vescovo”, Susan Haynes. Per giustificarsi, ha citato diversi documenti del Concilio Vaticano II.
Non ha fatto i conti con la mobilitazione dei fedeli della diocesi che hanno lanciato, il 7 gennaio 2020, una petizione che chiedeva al loro vescovo la totale cancellazione della cerimonia.
“Questa cerimonia è problematica dato che Papa Leone XIII ha dichiarato solennemente invalide le ordinazioni anglicane e che la Chiesa afferma nel suo costante insegnamento l’impossibilità per una donna di ricevere il sacramento dell’ordine”, hanno dichiarato i firmatari che ricordano i vari canoni della legge della Chiesa che censurano lo svolgimento di tale cerimonia tra le mura di un tempio cattolico.
Con 3207 firme ottenute in pochi giorni, la petizione ha rapidamente raggiunto il suo obiettivo. Consapevoli del disordine creato, sono stati gli stessi episcopaliani- non il vescovo! – che hanno annullato l’evento.
“È stato con profonda tristezza che ho ricevuto la lettera del rappresentante eletto all’episcopato, Susan Haynes, in cui spiegava che desiderava trovare un altro posto per organizzare la cerimonia”, ha risposto il vescovo di Richmond, 17 gennaio.
Che il vescovo Knestout sia rassicurato: questa cancellazione è in linea con l’insegnamento tradizionale e costante della Chiesa, che proibisce la comunicazione attiva e formale in sacris. Ciò consiste, per un cattolico, nell’organizzare o partecipare a un culto eterodosso, fonte di indifferentismo pratico in materia di religione e causa di scandalo tra i fedeli.
troppo garbati a scrivere quella petizione. Aspettare dovevano il giorno della cerimonia, e al principiar di questa a pedate nel c^^o dovevano prendere e il loro bel tomo di vescovo e i cari suoi ospiti, con tutto il loro scempiato ecumenismo…
foto icona: la chiesa cattolica de roma benedetta dalla chiesa protestante… Il figliol prodigo è tornato alla casa del padre….