
“Alle volte ci vengono teorie che ci fanno presentare un Dio astratto, un Dio ideologico… Un’idea, perfetto; e che ti provano l’esistenza di Dio come fosse una matematica “, invece “i santi… Hanno capito cosa è credere in un Dio che è Padre e non in un dio-Mandrake, con la bacchetta magica”. Lo ha detto Papa Francesco in un’intervista a Tv2000, riferisce l’ANSA.
Al netto delle solite colorite ambiguità, aggiungiamo una nota sulla frase “e che ti provano l’esistenza di Dio come fosse una matematica“. Risulta insegnamento definitivo quanto segue:
“La santa Chiesa, nostra Madre, sostiene e insegna che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale della ragione umana partendo dalle cose create” [Concilio Vaticano I: Denz.-Schönm., 3004]
L’esistenza di Dio è provata dai cieli che narrano la sua gloria e dal firmamento che dà notizia dell’opera delle sue mani. E le parole di questa comunicazione divina sono chiare, accessibili a tutti Salmo 18), fuorché ai truffatori di Dio, che la loro empietà pagano con lo sconcio e la goffaggine della loro vita (Rom.1)
( nemmeno l’intelligenza di tacera ha costui, che appunto parlando dà la prova della sua impostura)