Nota di Radio Spada: continua questa rubrica tenuta da un cattolico integrale veneto e dedicata a temi di dottrina ed attualità, affrontati con piglio fortemente polemico. Avrà cadenza (quando possibile) periodica e verrà pubblicata quasi sempre durante il fine settimana. Buona lettura! (Piergiorgio Seveso, Presidente SQE di Radio Spada)

La repubblica circense al tempo del Coronavirus

Se l’epidemia di coronavirus che sta paralizzando l’economia già fiaccata di questa ridicola repubblica “fondata sul lavoro” ha visto la nascita o meglio il riaffiorare di un ignobile quanto ridicolo razzismo “contra polentones” in certe aree del sud della penisola italica, è degno di nota come, dopo la diffusione generale del contagio, tutti chiudano le porte agli “appestati” provenienti dallo stivale. Tra chi nega l’ingresso agli italiani, numerosi sono gli stati in cui nessuno con un minimo di sale in zucca o che non ne abbia l’impellente necessità si sognerebbe mai di andare, non ultimi Iraq e Nigeria.

E’ una situazione senz’altro abnorme in cui il paese bonaccione delle bevute in giro per Roma, del panino mordi e fuggi con annesso selfie in gondola, delle invasioni annuali di orde di imbecilli in canotta con pance e cosce al vento si trova improvvisamente schifato da tutti. Così si fa cordone sanitario intorno alla penisola, si gode intimamente nel vederci con il deretano per terra o meglio sottoterra visto che a terra c’eravamo ormai da un pezzo e addirittura i “cugini d’Oltralpe” (chissà chi, magari in preda ai fumi dell’alcool, avrà mai pensato di definirli così) nel momento stesso in cui il contagio si diffonde anche da loro si sentono in dovere di dileggiarci con un video pietoso quanto disgustoso.1

E’ un odio ricorrente quanto atavico che i diversi popoli che abitano l’Italia si portano addosso da generazioni o meglio da secoli, che si mescola allo scherno ed ancora più spesso ad un’invidia sorda quanto rabbiosa che si esplica nelle ruberie sistematiche di opere d’arte e nelle profanazioni di luoghi sacri che si sono succedute nei secoli ad opera di franzosi, alemanni e altri invasori oltre che nei saccheggi e negli stupri delle marocchinate. rese possibili dai liberatori francesi del post 8 settembre.

In tutto questo brago, si dibatte una raccogliticcia accozzaglia di politicanti senza né arte né parte, servi di tutti i potenti e meno potenti del mondo ed arroganti e sprezzanti verso il popolo che dicono di rappresentare. Sono quasi degli artisti nel far andare il sangue alla testa di chiunque abbia un minimo di onestà con i loro proclami di solidarietà all’”alleato turco”, una vera chicca dell’ambasciata italiana in Turchia apparsa sull’account Italy in Turkey dopo i 30 morti ad opera dell’aviazione siriana di qualche giorno fa ed ora apparentemente cancellato. E’ dunque un’Italia che dichiara pubblicamente e servilmente la sua solidarietà con i turchi e di conseguenza con tagliagole islamisti e se ciò non fosse la realtà sarebbe un incubo. Come abbiamo ripetuto ormai centinaia di volte, come hanno ripetuto svariati pensatori cattolici e buoni sacerdoti negli ultimi due secoli, quando si pretende di togliere a Nostro Signore Gesù Cristo il posto centrale che a Lui spetta nella società e quando si toglie al Suo vicario il potere temporale, un baratro infernale è dietro l’angolo e non c’è limite ad ogni sorta di scempio e di follia, in ambito etico, sociale e politico.

1 https://www.youtube.com/watch?v=PFXe7nWAWwA