Uno dei tanti aspetti ridicoli del fenomeno Greta era certamente il fatto che si concentrasse molto su Europa e Nord America, mentre una parte rilevante delle emissioni problematiche sono ormai da tempo fuori da queste aree.
E che si scopre ora? L’ovvio: ovvero la Nasa certifica che una delle zone più inquinate del mondo è improvvisamente e radicalmente migliorata nei suoi parametri: NO2 amounts have dropped with the coronavirus quarantine, Chinese New Year, and a related economic slowdown.
Il diossido di azoto in Cina è precipitato anche per lo stop alle attività econimiche (già vi abbiamo illustrato il rallentamento manifatturiero nello stesso periodo: La Cina sta affondando: gli indici manifatturieri sono al tracollo).
Sul sito della Nasa si aggiunge:
NASA and European Space Agency (ESA) pollution monitoring satellites have detected significant decreases in nitrogen dioxide (NO2) over China. There is evidence that the change is at least partly related to the economic slowdown following the outbreak of coronavirus.
[…] “This is the first time I have seen such a dramatic drop-off over such a wide area for a specific event,” said Fei Liu, an air quality researcher at NASA’s Goddard Space Flight Center.
Insomma: l’evento è almeno in parte connesso all’esordio del coronavirus, al punto che Fei Liu, ricercatore sulla qualità dell’aria presso il Goddard Space Flight Center dice di non aver mai visto un così marcato calo su un’area così vasta.