
Chiacchierata col Guelfo Rosa:
RS: Gualtieri raggiunge l’accordo sul MES, in Olanda si esulta, Conte smentisce di fatto Gualtieri. Non si parlano?
GR: Conte probabilmente non vuole passare alla storia come lo Tsipras italiano, mandato al potere per essere “un alternativo” e finito a fare l’inserviente della Troika. Il problema è che governa col partito più sfacciatamente eurocentrico: ovvero il PD.
RS: Un minimo di fermezza l’ha dimostrata, no?
GR: Sì, ma aspettiamo a cantar vittoria. Anche perché ormai persino Conte inzia a non andare più bene per certi entusiasti euroinomani. Era l’uomo del grande giro di valzer dal populismo giallo-verde, alla responsabilità giallo-rossa, ma il suo freno a manto tirato di fronte al MES può mandare in testa-coda la macchina.
RS: Anche perché la crisi sociale è enorme e il Governo ha fatto poco.
GR: Le misure del Governo sono semplicemente ridicole: pannicelli caldi e presititi, per giunta in ritardo. Senza interventi 1. immediati; 2. vasti; 3. a fondo perduto, l’economia nazionale precipiterà verticalmente. E badate: non è detto che non accada in ogni caso. Anche perché nessuno sa quanto durerà questa situazione, se finita la prima ondata non ne arriverà una seconda come in parte sta avvenendo in Cina o se per evitare rischi non si debbano comunque lasciare sospese attività importanti. Cambieranno molte cose.
RS: In un’economia così intercossessa fermare una parte significa rischiare di fermare molto altro.
GR: Ma c’è di più. Voi vi fidate dei calcolini degli intellettualini puzzini?
RS: Scusi, cosa sono i calcolini degli intellettualini puzzini?
GR: Sugli intellettualini puzzini torno dopo. Sono i calcoli dei “grandi esperti” che riducono tutto all’ambito della quantità misurabile, cannando puntualmente. Del resto, come ha fatto notare Miguel su questo sito, avete visto che grande affidabilità ha dimostrato Lascienzah? Risse tra scienziatih, diffide, gente che ha cambiato più idee di cravatte, mascherine sì, no, forse, può darsi. Uno spettacolo di bassa lega. E pensate davvero che per i calcoli sul Pil sia diverso?
RS: Ovvio che no.
GR: Vi faccio un esempio. Qualcuno sta calcolando l’impatto economico delle conseguenze geopolitiche che deriveranno dal petrolio ampiamente sotto i 30 dollari al barile, con navi nei porti, aerei negli hangar e autostrade vuote? Ci sono Paesi, non particolarmente stabili, che hanno economie “petrolifere”. E le conseguenze di una UE che traballa? E quelle di un ritorno al centro dei Paesi produttori in campo agricolo? La geopolitica pesa ma non è ponderabile. Quindi i calcolini di certi inetellettualini puzzini valgono poco.
RS: Ora ci spiega chi sono gli intelletualini puzzini?
GR: Sono quelli che spesso hanno studiato troppo, che per tagliare una fetta di torta devono far lo schema su carta millimetrata, autocompiaciuti del loro (presunto, molto presunto) sapere settoriale. Gente che ha tante nozioni ma con poco cuore, oltre che con poca capacità di vedere oltre il proprio orticello. Come i demoni conoscono tanti dati ma non amano la Sapienza, che – come dovremmo sapere – si è incarnata. Sì, è personale la Sapienza. Poi sono puzzini perché a volte sono troppo concentrati nelle loro “verità” per dedicarsi alla cura della propria persona e a quel minimo di eleganza che si richiede a ogni gentiluomo, o gentildonna. E in ogni caso la saccenza di suo non ha il buon profumo dell’umiltà. Ma badate, gli intellettualini puzzini sono ovunque, anche nel tradizionalismo. Tendono a “capire tutto” ma a sbagliare spesso. Il rischio però è che a vedere negli altri degli intellettualini puzzini, si assumano pure le loro caratteristiche. Quindi mi fermo qui perché sento che lo sto diventando. Son cose contagiose e nessuno è immune.
RS: Ma ci faccia un esempio.
GR: Anni fa in una celebre università mi trovano in uno dei bar. Il cameriere era su tutte le furie: Più studiano più divenano scemi, esclamava. E intanto lo ascolatavo bevendo il mio caffè. Vengono qui al bar e non sanno nemmeno le regole del comportamento, diceva accalorato. Uno arriva e parla di questioni astruse, con citazioni in latino, poi si soffia il naso e mi lascia lì il fazzoletto con la tazza, mi tocca pure buttarlo. Ecco un modello di intellettualino puzzino.
RS: Che non sia diventato uno dei grandi esperti di oggi?
GR: E chi lo sa. Ma lasciamoci tutto alle spalle. Le cose umane son sempre piccole e in questi giorni dobbiamo pensare in grande, alla cosa che conta di più: siamo amati da un Dio che è morto e risorto per noi. Mettiamoci nelle Sue mani, Lui non sbaglia. E perdoniamo di vero cuore quelli che ci stanno antipatici.
ancora grazie per il Guelfo Rosa, per altri articoli. Buona Pasqua, Radio Spada!
Un cambio d’ aria sarebbe auspicabile, ma ‘sta gente ha azzannata la bistecca (Italia) o quel che ne resta e piuttosto di mollarla …