Foto di Jean-Louis SERVAIS da Pixabay

Nota di RS: Radio Spada con quest’articolo rende ulteriore testimonianza del ricco dibattito che si sta sviluppando sulle restrizioni legate alla quarantena covid 19. Buona lettura! (Piergiorgio Seveso – Presidente SQE di Radio Spada)

di Daniel Luzinschi

PERCHÉ bisogna opporsi al lockdown Perché il lockdown non può e non deve più durare all’infinito ed è peggio del virus in sé stesso?   Ci sono tanti motivi tra (dottrinali, spirituali, culturali, psicologici’, economici ecc…) Mi fermerò per ora solo sul motivo psicologico che non è l’unica ragione  e nemmeno la più importante, facendo anche uscire allo scoperto un po’ la tendenza tomista per quanto modesta che è in me da sempre … (cose che normalmente non faccio soprattutto sui social)  Proprio perché sto affrontando la quarantena da solo, lontano anche dai propri cari, parto dalla prospettiva psicologica, rileggendo un libro che acquistai tanti anni fa nella libreria dell’Angelicum durante il mio biennio filosofico:Roberto Marchesani, La psicologia e San Tommaso d’Aquino. Il libro si dedida ad aspetti differenti rispetto a quello al quale io intendo fare riferimento. Si dedica in modo particolare al discorso antropologico di San Tommaso applicato come cura nell’ambito della psicoterapia… E usa i classici principi tomistici, uno dei quali  è  il punto di partenza per la mia riflessione e conditio sine qua non: “Homo est animal naturaliter sociale” (De regimine principum, I, 12.): “L’uomo è per natura un animale sociale”. Un principio che si riscontra già nei Filosofi greci a noi più noti.
“[…] L’uomo di sua natura è un animale sociale e politico fatto per vivere insieme agli altri anche più di qualsiasi altro animale; e questo risulta dalla sua necessità di ordine naturale. Infatti agli altri animali la natura fornisce cibo, rivestimenti di peli, armi di difesa come denti, corna, unghie o, almeno, la velocità per fuggire. La natura dell’uomo invece è tale da non avere nessuna di queste cose: al loro posto gli è data la ragione, per mezzo della quale può procurarsele tutte con l’opera delle sue mani. Ma a far questo un solo uomo non basta. Infatti un uomo non potrebbe vivere da solo, senza che gli venga a mancare qualcosa di necessario. Dunque l’uomo per natura vive in società con gli altri. ” (San Tommaso d’Aquino, La Politica dei principi cristiani (o De regimine Principum) Edizioni Cantagalli, Siena, 1997, pp. 14 – 15)….
Senza sottovalutare il virus e le vittime, ma prendendo in considerazione tanti dati sottovalutati da un narcisista inadeguato che dice di non mollare( invece noi vorremmo liberarci) e da varie task force sconosciute composte da uomini con curriculum magari anche prestigiosi ma che trattano con saccenza e arroganza dittatoriale la vita umana secondo parametri matematici e tecnologici disumani e lontani dalle difficoltà dei poveri mortali che presentano mille sfaccettature  non si può non tenere conto di questa verità così ovvia da sempre… Questi individui non vogliono accettare l’idea che la scienza e la tecnologia non sono Dio e che vi sono realtà che sfuggono e sfuggiranno sempre all’ideologia tecnologica e tecnocratica…e al materialismo di qualsiasi tipo.   E il virus è l’ennesima dimostrazionie… La scienza è arrivata dopo   Tant’è che non accettano nemmeno idee e ipotesi molto più realistiche di altri colleghi scienziati come loro ma meno superbi…e nemmeno le realtà di paesi che affrontano diversamente il problema con risultati diversi e sicuramente migliori… Tralasciando per ora l’analisi nei particolari del sottofondo dittatoriale e la totale incostituzionalità di tutte le misure messe in atto oltre che la loro inadeguatezza  bisogna ribadire che viene sottovalutato e direi disprezzato barbaramente il lato metafisico, trascendente e quindi la realtà della psiche umana umana.. . e che dal punto di vista psicologico  la necessità delle relazioni è indispensabile ed è un dato inconfutabile…
 “Esse svolgono la funzione dello specchio: ci mostrano il nostro volto, ossia la nostra identità. L’imprescindibilita delle relazioni per lo sviluppo della persona (aggiungo:  compreso quello economico che molti politici al governo hanno in bocca) è stato sottolineato da varie teorie psicologiche: la famosa “piramide dei bisogni” di Maslow; “la teoria del l’attaccamento” di Bowlby; la “teoria interpersonale” di Harry Stack Sullivan, la “teoria della deprivazione affettiva” di Terruwe e Baars. ” (Roberto Marchesani, La psicologia e San Tommaso d’Aquino, D’Ettoris Editori, Crotone 2013, pp. 75 – 76)
Pur essendo d’accordo con misure di prevenzione e protezione non potrò mai accettare il termine tecnico e odioso di ” social distancing” segno chiaro di una ideologia atea che si nasconde dietro le menti arroganti tecnocratiche e tecnologiche che non solo non sanno cosa fare e non hanno alcuna soluzione concreta per un virus, per una realtà che sfugge loro di mano come d’altronde  sfugge loro di mano (e per fortuna direi) la libertà dell’essere umano, e la sua psiche ma pretendono di dettare la vita sociale futura nei minimi dettagli rischiando di danneggiare gravemente il punto vitale e indispensabile su cui si poggia lo sviluppo dell’uomo in generale per sopravvivere: la necessità delle relazioni per la vita umana (la relazione dell’uomo con Dio, la relazione dell’uomo con la natura, la relazione dell’uomo con l’uomo; le relazioni economiche necessarie per la propria sussistenza).       La necessità delle relazioni ovviamente suppone la salvaguardia della libertà personale diritto calpestato tramite decreti e senza nemmeno passare per il Parlamento che è l’espressione e manifestazione della democrazia e di coloro che la amano e la sostengono.  L’autore dello stesso libro porta l’esempio  dell’esperimento condotto dall’imperatore Federico II di Svevia ” che volendo scoprire quale fosse la lingua originaria dell’uomo, fece rinchiudere dei neonati in una torre, ordinando che fossero nutriti e lavati, senza tuttavia parlargli, cullarli o cantare loro canzoni, ossia privandoli di alcun tipo di relazione; i bambini morirono tutti. ” (Roberto Marchesani, La psicologia e San Tommaso d’Aquino, ibidem)
Essere privati a lungo delle nostre libertà essenziali ossia delle relazioni sociali (quella con Dio, quella con l’uomo e quella con la natura) non può che danneggiarci e portarci alla morte fisica e  alla morte dell’anima che  per  i cristiani è molto peggiore di quella del corpo… Non siamo solo un ammasso di cellule da curare e nutrire… Non viviamo di sola scienza… La scienza e la materia di cui è fatto il nostro corpo non vengono prima rispetto alla nostra anima che è il principio che le tiene in vita… e che dimostra che siamo stati creati  ad ” immagine e somiglianza” di Dio. Secondo i filosofi greci più noti ciò che dimostra la esistenza dell’anima è il principio del movimento… La nostra anima mette in moto tutte le nostre azioni sia morali che fisiche … Se il principio del movimento continua ad esserci negato viene negata l’esistenza delle nostre anime che mettono in moto tutte le nostre iniziative,  i rapporti interpersonali e di conseguenza anche le relazioni economiche e l’economia reale necessarie alla nostra sopravvivenza.