
Ve ne avevamo dato notizia qualche giorno fa: LGBT disperati: “Il Coronavirus fa saltare oltre 150 Pride” (ormai quasi 200).
Ora si apprende che il Global Pride 2020 sarà solo una riunione online da casa. Su Spyit.it si consolano così: “Quel giorno tutte le città del Pianeta si riuniranno sotto una gigantesca bandiera arcobaleno, ma sul web, inevitabilmente da casa, affinché “il messaggio politico del Pride risuoni comunque quest’anno, seppur con modalità inedite, per continuare a far ardere il nostro orgoglio“, come dichiarato da Sebastiano Secci, presidente del Mario Mieli.”
Del resto il conto delle parate annullate o rimandate ha raggiunto quota 230 e probabilmente continuerà a crescere.
adesso vedremo quanti di quei sindaci che sono corsi a consacrare in fascia tricolore a consacrarsi alla Madonna Santa e ai santi Patroni, saranno altrettanto pronti, passata la calamità, a concedere il via libera alle sfilate Pride in nome delle democratiche libertà…