
Forte è uno dei vescovi di punta dell’ultraprogressimo pseudocattolico, sostenitore delle stramberie più velenose. Nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II e consacrato dall’allora card. Ratzinger, Forte pare essere stato – tra le altre cose – l’autore effettivo della controversa Relatio post disceptationem (2014), in cui si mostrava apprezzamento per i matrimoni civili, le convivenze e le unioni omosessuali.
Giusto ieri, venerdì santo, in solitaria processione col crocifisso nella sua diocesi (Chieti) è stato protagonista, marciando in favore di telecamera, di un fatto curioso: il Cristo fissato sulla croce – alle parole Misericordiam Tuam – si è improvvisamente staccato pendendo di lato e capovolgendosi.
Aggiunge l’Ansa che è intervenuto l’unico sacerdote che lo accompagnava, riuscendo dopo un paio di tentativi a fissare di nuovo la piccola statua.
Di seguito il video:
Per avere una formazione più completa sugli errori vaticansecondisti (di cui Forte è solo un recente frutto) e sulle dinamiche che li hanno determinati rimandiamo, tre gli altri, a: Il tridente antimodernista. I tre testi Pontifici che condannano tutti gli errori oggi trionfanti e Cosa Vostra. Dalla Pro Deo alla “mafia di San Gallo”. Gli “affari riservati” della “chiesa della misericordia”


che non si sia davvero stufato di essere preso, pardon, portato in giro da questi lestofanti? Dopo averLo crocifisso con le loro infamie, osano anche fingere di averne compassione! A questo livello non erano scesi nemmeno i giudei che apertamente l’avevano voluto in croce e apertamente l’ avevano deriso fino all’ultimo…
Guarda, è vero che é progressista, e ci sarebbe da dire tante altre cose… Ok.
Potrei aggiungere.
Tranne me forse Crepaldi e qualcun altro all’orizzonte non vedo di meglio oggi.
Intanto lui ha condotto il crocifisso per la “mia” città.
E Gli altri della Cei?
Impegnati a rimuovere la preghiera di Fatima alla fine delle decine del rosario perché ci sta “il fuoco dell inferno” ?
Quindi, tutto vero quello che dite, ma di ‘sti tempi di meglio non si può.
Grazie anche a Nosiglia, ad esempio, che non è certo un Biffi o un Caffarra
Ma che ha esposto la Sacra Sindone ora.
Almeno hanno fatto qualcosa di cattolico.
Poi il fatto si può interpretare in vari modi
“QUALCOSA DI CATTOLICO”, ma che significa?
A parte che cattolico lo sei tutto intero, e se quello che fai, e pensi, è interamente cattolico, qui davvero, a conferma della verità di quanto appena detto, mi sa tanto che quel poco di cattolico che il Forte suo ha fatto o il Nosiglia o soprattutto il Bergoglio detto papa, con le sue compunte comparsate in solitario qua e là per Roma o nella basilica vaticana, sia una solenne presa in giro dell’essere e del pensare cattolico, che, ripeto, se non lo sei integralmente – sì, integralmente – non lo sei per niente. “Bonum ex integra (integra!) causa, malum ex quocumque (dico, quocumque) defectu (Il vescovo suo teologo Forte può spiegarle il principio di logica elementare). Basta portare in giro una Croce, accarezzare il vetro della teca della santa Sindone, porgere la mano supplichevole verso il quadro della Madonna, o compiere per accenni i riti della Settimana Santa… per affermarsi cattolici? Ognuno si accontenta come può, certo. . IO non ci sto a questa visione minimale. E non vedo del tutto casuale, anzi come altamente significativo, il distacco di Cristo da quella croce professionale, portata in giro da un signore detto vescovo che dell’essere cattolico ha una visione così sui generis… matrimoni civili , convivenze, unioni omosex, e, per quanto attiene al fondamento della fede cristiana, una fede nella Resurrezione di Cristo – siamo a Pasqua, a proposito – che esclude il dato oggettivo storico, quello del Sepolcro vuoto … Mi dovrei accontentare di pastori e di maestri di gesta fatta???
correggo: “…da quella croce processionale….” . Grazie….