La cosiddetta “destra” è in stato confusionale da tempo, forse da quando è nata. Anche per questo ci siamo posti – col libro La Destra* necessaria – Manifesto reazionario per il XXI secolo – molte domande relative a quale sia la migliore e se sia possibile (e in che misura) una “destra” che risponda ad un reale Manifesto reazionario.

Questioni più che lecite dato il caos politico cui assistiamo quotidianamente. Recentemente un articolo sul giornale progressista israeliano Haaretz ha posto il probelma Why the Netanyahus Are Embracing ‘Christian Europe’. Perché i Netanyahu (padre e figlio) stanno abbracciando – virgolette d’obbligo – “l’Europa Cristiana”, contro il globalismo?

Jewish nationalists defending ‘Christian Europe’ and attacking ‘evil globalism’? For Benjamin Netanyahu and conspiratorial son Yair, the illiberal Islamophobic ethno-nationalism of Europe’s radical right is just too enticing

Yair, il figlio del noto politico israeliano già tempo fa si era distinto per la pubblicazione di vignette ironiche – non prive di elementi giudicati antisemiti – in cui Soros veniva dipinto nella veste di avversario. Chiunque abbia una qualche conoscenza della storia contemporanea ebraica sa che alcuni elementi di continuità tra certo sionismo e l’antisemitismo sono piuttosto risalenti.

La vignetta “incriminata”, timesofisrael.com

Del resto, il pragmatismo contraddittorio di una destra para-maurrasiana – con Dio spesso ridotto ad una bandiera o confinato su un incerto sfondo – è un buon (pardon: pessimo) terreno di coltura comune per le “nuove destre” europee tutte sicurezza e libertà.

Yair Netanyahu, non a caso, ha recentemente twittato che la “malvagia globalista UE” era nemica di “tutti i paesi cristiani europei” e ha ricevuto un’approvazione entusiastica da parte di Joachim Kuhs, europarlamentare di Alternative für Deutschland, partito della destra sovranista tedesca ed esponente del gruppo “Cristiani nell’AfD“. Non conosciamo le intenzioni di questo politico e dobbiamo presumerle buone ma una domanda su questi plausi forse è legittimo porsela.

Sì, perché oltre al pendolarismo leghista che alterna devozioni mariane a discoteche con cubiste; o a quello meloniano di Giorgia che dice sono cristiana, per poi andare a celebrare a Porta Pia chi il Cristianesimo in Italia lo ha assediato e ferito, dicevamo, oltre a tutto questo non mancano casi nel resto d’Europa di destre sovraniste che strizzano l’occhio al mondo LGBT.

Sia chiaro: già in Italia la Lega non ci ha risparmiato qualche amministratore che affigge i crocifissi e blandisce i promotori dei gay pride o altri che hanno regalato comparsate video nel cui montaggio non mancano amoreggiamenti omosessuali. Ma che succede all’estero?

In Spagna il partito sovranista Vox addittura ha preparato un video, ritagliato da un intervento in Parlamento del suo capo, Santiago Abascal, in cui si intimava al governo: Abbandonate questo odio storico della sinistra per le persone omosessuali! Allonatanatevi dagli idoli come Che Guevara che le incarcerava!

Le persone vanno amate e portate sulla via giusta (in particolare se “omosessuali”), ma quello di Abascal è una strizzata d’occhio al mondo LGBT da parte di una “destra” in stato confusionale.

Stare in guardia.

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