Le scoperte dell’acqua calda sono una vecchia abitudine di certo mondo pseudoconservatore. Ora a demolire uno degli ultimi miti realtivi al ratzingerismo (per altri vedere la raccolta preparata da Radio Spada qui) ci pensa nientemeno che il biografo Seewald. La storia del passaggio dell’Emerito da rivoluzionario a reazionario frenatore sarebbe pura leggenda. E meno male che è arrivato lui a spiegarcelo!
Dall’intervista di Seewald sul National Catholic Register (tradotta da sabinopaciolla.com), riportiamo il passaggio interessante, grassettature nostre:
Lei conosce Benedetto da molti anni, ma quando ha scritto questo libro e dalle interviste che ha avuto con il papa emerito, cosa ha imparato su di lui che non conosceva prima?
Oh, innumerevoli cose. La vita di Joseph Ratzinger è la biografia di un secolo.
Si era sempre pensato che l’ascesa dell’ex professore di teologia fosse un’unica, morbida progressione, una carriera senza interruzioni. Ma ci sono innumerevoli alti e bassi, con drammi che portano sull’orlo del fallimento. Ci sono state le esperienze durante l’era nazista, quando si diceva che dopo la “Vittoria finale” [dei nazisti], i sacerdoti cattolici sarebbero stati banditi o sarebbero finiti nei campi di concentramento. Da studente, si era innamorato di una ragazza – una storia che ha reso esistenziale la sua decisione di entrare nella vita sacerdotale. Un saggio critico gli costò quasi la nomina a cattedra di facoltà alla fine degli anni Cinquanta. A Bonn, invece, era stato celebrato come una nuova stella della teologia e, allo stesso tempo, considerato forse un pericoloso modernista o addirittura massone.
Colpisce la sua vicinanza a personalità scomode e indipendenti. Non sapevo anche che il ruolo di Ratzinger nel Concilio [Vaticano II] non è stato marginale, ma enormemente significativo. Lui stesso l’ha sempre minimizzato. Ma al fianco del cardinale [Josef] Frings, è stato in fondo il definitivo spin doctor vaticano. Pura leggenda, però, è la storia del suo “trauma” durante la rivolta studentesca di Tubinga [nel 1968], o la storia del suo passaggio da rivoluzionario a reazionario frenatore. Ho esaminato a fondo tutte queste cose, compresi i cosiddetti scandali, come il caso Williamson o “Vatileaks”, e sono giunto a conclusioni ben diverse da quelle di coloro che si limitano a ripetere gli stereotipi.
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… come serpe viscido, meno lo guardi e meno senti il voltastomaco…
Povero Vermilinguo, che non ce l’ha fatta nelle vesti di Saruman il Bianco (anzi multicolore) ed è tornato suo malgrado a fare il Vermilinguo a servizio del nuovo Saruman, ben più di lui capace di voce suadente…….
come non ricordare ciò che scrisse di Ratzinger, Benny Lai, il biografo del cardinale Siri nel suo “IL PAPA NON ELETTO”….
…detto in breve:
rivoluzionario…reazionario….tutte categorie che non s’addicono al vero cristiano, quale non è il personaggio qui esaminato…