«Dinanzi allo spettacolo di tanti mali, che oggi, più che nel passato, travagliano individui, famiglie, nazioni e il mondo intero, dove mai Venerabili Fratelli, cercheremo il rimedio? Si potrà forse trovare una devozione più eccellente del culto al Cuore Sacratissimo di Gesù, più conforme all’indole propria della religione cattolica, più idonea a soddisfare le odierne necessità spirituali della Chiesa e del genere umano?». (Pio XII, Haurietis Aquas, 15 maggio 1956)

I. Amorosissimo mio Gesù, al riflettere sul vostro buon Cuore, e al vederlo tutto pietà e dolcezza per i peccatori, mi sento rallegrare il mio e colmar di fiducia di essere da voi bene accolto. Ahimè, quanti peccati ho commesso! Ma ora, qual Pietro e qual Maddalena, dolente li piango e li detesto, perché sono offesa di voi, sommo bene. Sì, sì, concedetemene il perdono; ed oh! muoia io, ve lo chiedo pel vostro buon Cuore, muoia prima di offendervi e certo viva solo per riamarvi.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.
II. Benedico, Gesù mio, l’umilissimo vostro Cuore, e vi ringrazio che, nel darmelo per esemplare, non solo con forti premure mi eccitate a imitarlo, ma, a costo pure di tante tue umiliazioni, me ne additate e appianate la via. Folle che fui ed ingrato! Ah quanto traviai! Perdonatemi. Non più superbia, ma con umil cuore, tra umiliazioni seguir voglio voi e ottenere pace e salute. Avvaloratemi voi e benedirò in eterno il vostro Cuore.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.
III. Ammiro Gesù mio, il pazientissimo vostro Cuore, e vi ringrazio di tanti meravigliosi esempi d’invitta sofferenza a noi lasciati. Mi dispiace che indarno mi rimproverano la strana mia delicatezza, insofferente d’ogni piccola pena. Ah, Gesù mio caro, infondetemi nel cuore un fervido e costante amore alle tribolazioni, alle croci, alla mortificazione e alla penitenza, acciocché, seguendovi al Calvario, giunga con voi alla gioia in paradiso.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.
IV. Innanzi al mansuetissimo vostro Cuore, caro Gesù io inorridisco del mio, così diverso dal vostro. Purtroppo io ad un ombra, a un gesto, a una parola in contrario, mi inquieto e mi lamento. Deh! perdonate i miei trasporti e datemi grazia d’imitare per l’avvenire, in qualunque contrarietà, l’inalterabile vostra mansuetudine, e così godere perpetua e santa pace.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.
V. Si cantino pur lodi, o Gesù, al generosissimo vostro Cuore, vincitore della morte e dell’inferno, che ben se le merita tutte. Io resto più che mai confuso a vedere il mio sì pusillanime, che teme di qualunque diceria e rispetto umano; ma non sarà più così. Da voi imploro sì coraggiosa forza che combattendo e vincendo in terra, trionfi poi lieto con voi in cielo.
1 Pater e 5 Gloria
Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.
Volgiamoci a Maria consacrandoci vieppiù a lei, e confidando nel materno suo Cuore diciamole:Per gli altri pregi del vostro Cuore dolcissimo, impetratemi, o gran Madre di Dio e Madre mia, Maria, vera e stabile devozione al Sacro Cuore di Gesù, vostro Figliuolo, onde io, racchiuso in esso coi miei pensieri ed affetti, adempia tutti i miei doveri e con alacrità di cuore serva sempre, ma specialmente in questo giorno, a Gesù.
V. Cor Jesu, flagrans amore nostri.
R. Inflamma cor nostrum amore tui.
Oremus.
llo nos igne, quaesumus, Domine, Spiritus Sanctus inflammet, quem Dominus noster Jesus Christus e penetralibus Cordis sui misit in terram et voluit vehementer accendi: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Si aggiungano le Litanie del Sacro Cuore di Gesù.
INDULGENZE: 7 anni ogni volta e plenaria, alle solite condizioni, se recitata ogni giorno per un mese intero.
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