
>>> Processo al liberismo in quattro saggi <<<
Siamo sicuri che quello liberista sia il migliore dei mondi possibili?
Il libro di Andrea Cavalleri mette alla sbarra questo modello, analizzandolo sotto molteplici angolature, con una prefazione di Lorenzo Roselli e una postfazione di Pietro Ferrari.
Processo al liberismo è un testo che occorreva scrivere e pubblicare.
Occorreva perché da tempo nel mondo cattolico, in specie quello conservatore, si leggono tesi socio-economiche a dir poco ardimentose (e sia chiaro che ci limitiamo a definirle così per mera galanteria), progenie diretta di altrettanto discutibili rielaborazioni storiche, che fanno svolgere al Cattolicesimo politico un ruolo di gendarmeria di un sistema economico con cui questo non ha mai avuto nulla a che spartire. (Dalla prefazione di Lorenzo Roselli)
Se a parole il liberismo tende a concedere più Libertà, in realtà come ogni utopia produce il contrario dei suoi assiomi: gli sconfitti nella guerra darwinista restano esclusi da ogni diritto, in una società impostata su due classi antagoniste: quella dei vincitori e quella dei vinti, i privilegiati e i reietti. Si annuncia così la reazione mostruosa quanto funzionale dell’antagonismo comunista, speculare risposta materialista, che conferma la circolarità delle scienze sociali con le leggi fisiche della dinamica. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. L’una richiama l’altra per legittimarsi. (Dalla postfazione di Pietro Ferrari)
Il volume di Andrea Cavalleri si articola in quattro parti fondamentali:
- Prima parte – La filosofia economica della miseria
- Seconda parte – Gli equivoci del “liberismo cattolico”
- Terza parte – “Liber-Comunismo”: o della liaison dangereuse tra liberismo e marxismo
- Quarta parte – Il quadro della nostra anti-civiltà liberale
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