di Giuliano Zoroddu

Tiziano, Ritratto del cardinale d’Armagnac e del suo segretario Guillaume Philandrier

Nato in Guascogna nel 1501 fu educato per interessamento per lo zio Cardinale Luigi d’Amboise. Come era tipico dell’epoca non svolse solamente incarichi legati al suo stato sacerdotale (ricevette la sacra ordinazione nel 1527): fu infatti per varie volte ambasciatore del Re di Francia a Venezia e a Roma; luogotenente del Re in Linguadoca; nonché membro attivo e stimato della Corte. Non gli mancarono le commende: molte le abbazie che lo avevano come abate. Ottenne il primo vescovado, Rodez, nel 1530. L’anno dopo ricevette la consacrazione episcopale. Seguirono le amministrazioni apostoliche delle diocesi di Vabres e Lescar; quindi l’arcivescovado di Tours e quello di Tolosa. Nel 1544 Paolo III lo annoverava fra i Cardinali Preti della Santa Romana Chiesa: dall’originario titolo dei Santi Giovanni e Paolo passò a San Lorenzo in Lucina, che a sua volta scambiò per assumere la Diaconia di San Nicola in Carcere pro hac vice elevata a titolo presbiterale. Nel contesto delle guerre religiose, sostenne grandemente la causa cattolica: non lasciò di rimproverare la regina Giovanna, apostata passata alla setta di Calvino, per la sua persecuzione contro i cattolici; e il Vescovo di Lescar, parente delle regina, per la mancata opposizione alla profanazione della chiese: in effetti il prelato apostatò per passare al calvinisto e, già scomunicato da Pio IV, fu depostolo assieme ad altri presuli francesi da san Pio V. Fu inoltre sollecito degli interessi della Chiesa Romana: nel 1561 il Cardinale di Borbone lo volle suo collega nella Legazione d’Avignone. Il suo governo zelante, che nel 1567 respinse l’invasione ugonotta della città papale e del contado Vanesino, e denotato dalla strenua volontà di rafforzare la disciplina ecclesiastica, fu lodato e sorretto da san Pio V prima e da Gregorio XIII poi. Quest’ultimo, nel 1577, lo prepose all’Arcidiocesi d’Avignone che resse fino alla morte che lo colse, ricco di meriti, il 10 luglio 1585. Compianto dal popolo che lo chiamava suo Padre, dai buoni e dai dotti, che dalla sua munificenza avevano largamente ricevuto, fu seppellito nella Cattedrale.



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Cardinale Gaetano de Lai
Cardinale Bernardo Dovizi detto il “Bibbiena”
Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster O.S.B.
Cardinale Ercole Gonzaga
Cardinale Domenico Serafini OSB
Cardinale Clemente Micara
Cardinale Ranuccio Farnese
Cardinale Francesco Sforza di Santafiora
Cardinale Ernesto Ruffini
Cardinale Gil Albornoz
Cardinale Miguel Paya y Ricò
Cardinale Edward Manning
Cardinale Vives y Tuto
Cardinale Carlo Oppizzoni
Cardinale Giulio Maria della Somaglia
Cardinali Antonio Marzato e Carlo Odescalchi
Cardinali Luigi di Guisa e Robert de Lenoncourt
Cardinale Galeotto Franciotti della Rovere
Cardinale Bartolomeo d’Avanzo
Cardinale Agostino Rivarola
Cardinale Costantino Patrizi Naro
Cardinale Benjamin de Arriba y Castro
Cardinale Isidoro di Kiev
Cardinale Fabrizio Ruffo
Cardinale Bertrando del Poggetto
Cardinale Alojzije Viktor Stepinac
Cardinale Ludovico Scarampi Mezzarota
Cardinale Bessarione di Nicea
Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro
Cardinale Giuliano Cesarini
Cardinale Tommaso de Vio detto il Cajetano
Cardinale Philippe d’Alencon de Valois
Cardinale Josif Slipyj
Cardinale Pietro Bembo
Cardinale Juan de Torquemada 
Cardinale Nicholas Wiseman 
Cardinale Alfredo Ottaviani
Cardinale Gabriele de’ Gabrielli
Cardinale Francisco Jimenez de Cisneros
Cardinale Ferdinando d’Asburgo 
Cardinale Adeodato Piazza 
Cardinale Alexis-Henri-Marie Lépicier
Cardinale Matthäus Schiner
Cardinale Pedro Gonzales de Mendoza
Cardinale Enrico Dante
Cardinale Umberto di Silva Candida
Beato Niccolò Albergati
Cardinal Erardo della Marca
San Giovanni Fisher
San Carlo Borromeo
Cardinale Giovanni I Colonna
Cardinale Giovanni II Colonna
Cardinale Jerzy Radziwiłł
Cardinale Pietro Ottoboni
Cardinale Giuseppe Gaspare Mezzofanti
Cardinale Michele Bonelli
Cardinale Francesco Alidosi
Cardinale Sforza Pallavicino