Scrive come autore sul portale omosessualista Progetto Gionata e dal suo profilo Facebook avvisa:

Mi dispiace per il parroco di Lizzano ma questa è precisamente una di quelle azioni che, giustamente, la legge Zan potrebbe punire. Perché sfido chiunque a credere che si tratti davvero di una preghiera da non considerare come gesto provocatorio e di istigazione all’odio.Fateli pure, i vostri rosari blasfemi. Saranno gli ultimi.

L’esegesi giuridica forse non è né esatta né fine, ma l’aria che si respira è questa.
A prescindere dunque dalle valutazioni di Battaglio, ciò che si evince è che ciò che più agita questi soggetti non sono le manifestazioni con i cartellini per la “libertà di opinione” ma le preghiere.