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“Sono stato io ad appiccare il fuoco”.
Questa la confessione, ad una settimana dal rogo che ha gravemente danneggiato la cattedrale gotica di Nantes, del volontario ruandese già arrestato poi rilasciato nel corso delle indagini.
I rimorsi, come dice l’avvocato, l’hanno portato a liberarsi del peso della colpa e ad ammettere la sua responsabilità nell’accensione dei tre inneschi che hanno ridotto in cenere i due organi e annerito la struttura.
“Ha confessato e si rammarica dei fatti. Questo è certo – continua il legate del volontario trentanovenne – È pentito”.
Ancora ignoto il movente.