“Il peccatore dilapida i beni del suo garante,
l’ingrato di proposito abbandonerà chi l’ha salvato”
(Eccli. XXIX, 16)
Come a tutti è noto il 24 ottobre 2019 per disposizione del governo socialista la salma del Generalissimo Franco è stata esumata e portata via dal Valle de los Caidos dove era stata seppellita nel 1975, peraltro unitamente ai morti di ambo gli schieramenti in lotta durante la guerra del 1936-1939.
Il comportamento del governo invero non stupisce: anzi c’è da ringraziar Dio perché il cadavere non è stato esposto al pubblico ludibrio, come era uso fare da parte dei social-comunisti durante gli anni Trenta!
Maggior ribrezzo si prova nel constatare la inesistente opposizione alla esumazione e traslazione della salma del Caudillo da parte delle autorità ecclesiastiche, se si eccettuano le veementi proteste dell’Abate, il monumento nazionale è infatti anche un monastero benedettino, e della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Lo stesso Vaticano si era dichiarato non contrario alla vergognosa operazione “se così decideranno le autorità competenti“. C’è da cantare un Te Deum al minuto per il fatto che al tempo della persecuzione i modernisti ancora non avevano preso il comando, perché non solo si sarebbero piegati alle decisioni delle autorità competenti che avevano deliberato di estirpare la Chiesa dalla Spagna, ma opportunisti come sono vi avrebbero collaborato a nocumento dei cattolici.
E ne ha avuto anche i ringraziamenti del tombarolo di Stato, Pedro Sanchez: «Francesco è un Papa carismatico, spero di poterlo incontrare – ha detto il premier spagnolo ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera – Le racconto una cosa: nella vicenda del corpo di Franco mi ha aiutato. Nel Valle de los Caídos c’era una comunità di benedettini contrarissima all’esumazione. Ho chiesto l’intervento del Vaticano. E tutto si è risolto».
Pare però che il “carismatico” non abbia gradito simili salamelecchi. Infatti la Sala Stampa della Santa Sede oggi ha emanato il seguente comunicati:
«Riguardo alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Governo spagnolo, il Signor Pedro Sánchez, nella sua intervista pubblicata l’8 luglio scorso sul quotidiano Corriere della Sera, si precisa che la Santa Sede, sulla questione dell’esumazione di Francisco Franco, ha ribadito in varie occasioni il suo rispetto per la legalità e le decisioni delle autorità governative e giudiziarie competenti, ha sollecitato il dialogo tra la famiglia e il Governo e non si è mai pronunciata sull’opportunità dell’esumazione né sul luogo della sepoltura, perché non rientra nelle sue competenze».
Insomma Pilato vive e lotta … contro di noi!