22 luglio – Festa grande di S. Maria Maddalena
L’APOSTOLA DEGLI APOSTOLI
Dopo 2000 anni ricostruita la vera identità della più grande mistica della Chiesa nascente

di Rosanna Raffaelli Ghedina
Mentre il mondo intero accusa i ferrei colpi sinistri dell’accozzaglia di norme molto poco spiritualmente corrette nel vivere il culto della S. Messa e la nostra fede cattolica, con stupore e sconcerto annota ogni settimana, piccoli e grandi cambiamenti, scandali e piccole, grandi eresie o blasfemie sulla divinità di Gesù, propinateci come il nuovo viatico per la vita eterna. Non ultimo una sindaco che si permette impunemente di ritenere reato se in chiesa si recita un rosario per la famiglia e al mattino ci svegliamo e scopriamo che i riti sacri sono affidati ai laici. Fermiamoci a riflettere su questa santa portentosa della Chiesa nascente, S. Maria Maddalena, ovvero Maria di Magdala, ritenuta madre spirituale della Chiesa nascente, e affidiamo a lei questa Chiesa che naviga in una barca traballante in pieno scisma. Una grande santa che insieme a Maria Santissima ha pregato intensamente; hanno offerto se stesse nella notti di passione per salvare la Chiesa, appena fondata, in preda a venti luciferini che la volevano demolire. Anche ora soffiano i venti demolitori e si alternano le bufere di divisioni … Fermiamoci a riflettere e a invocare la sua intercessione.
Due anni or sono Papa Francesco ne restaurò la grande festa, riconoscendola “apostola”, com’era prima del Concilio Vaticano II che la declassò [1]. Chissà perché. Semplicemente perché la sua memoria in 2000 anni si era consunta e sbiadita anche nell’ambito della Chiesa, nonostante gli innumerevoli campanili di chiese a lei dedicate, le devozioni e i tanti miracoli che hanno scritto la storia, le opere d’arte che riempiono i musei e i films a lei dedicati, più in fantasia in verità, impastando la sua identità con la gnosi e la new age. Da una decina di anni a suffragare queste lacune c’è una trilogia stampata da il Segno su santa Maria Maddalena, dove è ricostruita la sua biografia, la sua storia avvincente conclusasi in Provenza e la sua spiritualità.
Maria di Magdala, Peccatrice, Discepola, Apostola e Mistica, nel primo libro; Maria di Magdala in Provenza ad evangelizzare con altre discepole e poi ritiratasi per 33 anni in una vita di deserto in una grotta a circa 1000 mt nella sainte Baume nel secondo libro, e Infine, il suo grande messaggio e spiritualità nella Teologia della Misericordia in S. Maria Maddalena per approfondire La Penitente, l’Amante, l’Adoratrice , la Prediletta.
Visto che oggi è più facile conoscere le eresie che si raccontano su di lei e il Salvatore, che la vera realtà, nell’opera ho ricostruito la vita e la spiritualità di Maria di Betania, soprannominata Maria di Magdala (da Magdalon, borgo della Galilea) o Maria Maddalena, sorella di Marta e di Lazzaro avvalendomi di una documentazione accurata nella ricerca e nelle fonti antiche, per lo più francesi. Ho delineato le quattro tappe essenziali dell’iter esistenziale della protagonista, che corrisponde al cammino stesso che ogni cristiano deve compiere e nel quale si può specchiare. Ne è emersa la grande figura carismatica della prima donna dei Vangeli, dopo Maria SS., nel disegno divino della teologia della Misericordia: è la santa che rappresenta il femminile per eccellenza insieme alla Vergine SS. e la sua figura nella Chiesa oltre a riscattare l’importanza della donna che era sottomessa, senza diritti e importanza sociale, diventa l’archetipo di questi valori nel percorso della teologia della misericordia, penitenza e riconciliazione.
La guida ai percorsi sacri di S. Maria Maddalena e dell’evangelizzazione compiuto con la sorella S. Marta, le discepole Maria di Cleofe, madre di due apostoli, cugini di Gesù e Salome, madre degli apostoli Giovanni e Giacomo, è documentata con un centinaio di fotografie della Sainte Baume in Provenza, pellegrinaggio all’eremo dove S. Maria Maddalena vive i suoi solitari 33 anni di deserto. Questo pellegrinaggio è conosciuto anche come il famoso Cammino dei Re che ogni pellegrino diretto a S. Giacomo di Compostela percorreva in onore della Santa.
La sua vera identità
La sua identità si è prestata ad essere interpretata in diversi modi perché i quattro Vangeli non la nominano nello stesso modo, anche se nei fatti si riferiscono alla stessa persona. Già alcuni padri della Chiesa [2] avevano risolto il concetto dell’unità in modo da confermare che Maria di Magdala in realtà non è altro che Maria, sorella di Marta e di Lazzaro, amici di Gesù, che spesso ospitavano il gruppo apostolico nella loro tenuta di Betania. La vaghezza nell’identificarla di Marco e Matteo, sono motivati dal fatto che imperversando in quegli anni, la persecuzione giudaica sui cristiani, non volevano danneggiare le famiglie interessate. In questo quesito i Padri della Chiesa erano concordi nel credere all’unità della persona di Maria, che è il suo vero nome. L’evangelista S. Giovanni scrive molto più tardi il suo Vangelo ed è libero di essere molto più chiaro e inequivocabile nell’identificare la sua esatta icona: Era allora malato un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli… ( Giov.11,1-2).
Il suo nome è quindi Maria, sorella di Marta e di Lazzaro. Nei Vangeli è chiamata Maria di Magdala (lo dice S. Luca 8,2 e Marco 16,1), nome del paese in Galilea, sul lago di Tiberiade dove viveva in una sua proprietà a Magdalon prima della conversione. Più tardi il nome assunto Magda che è di pronuncia dura, si trasforma in Maddalena. Restano salde le fonti evangeliche, dove Gesù le promette fama perenne (Matteo 26,13) e la sancisce la più importante redenta del Vangelo, la prima testimone della Risurrezione con la missione e missiva che Cristo le dà. Sin dalle origini della Chiesa, è l’icona più ricca e importante dell’infinita Misericordia di Dio, descritta nel Nuovo Testamento. E’ una testimone così importante, da essere ritenuta dai Padri della Chiesa, iso-apostola, ovvero come gli apostoli, l’indiscussa apostola degli apostoli, la prima, dopo Maria S.S., la Madre di Gesù, ad essere la madre spirituale della Chiesa nascente. Con la Vergine S.S. è sotto la croce, e quindi è presente ad ogni sacrificio incruento di tutte le S.Messe che si celebrano nel mondo per la salvezza dell’umanità.
Il suo prezioso carisma è trito e ritrito nell’icona della prostituta, che è un’immagine falsa: l’evangelista Luca la nomina peccatrice e non è la traduzione della parola sopra citata. Il suo carisma va ben oltre la peccatrice e in altre parole sfocia nella redenta, nella penitente che ama con tutta se stessa fino a farsi dono d’amore gratuito, promuovendo la sua maternità spirituale.
Luca nel cap.7, dal verso 36 descrive la scena della peccatrice che in casa di Simone si pente ai piedi di Gesù, la stessa che cita Giovanni nel cap. 11, e ci dice di essere Maria di Magdala. La traduzione è “peccatrice”, quindi sicuramente una donna di facili o liberi costumi, ma non “prostituta” come si è spesso equivocato. La famiglia di Lazzaro era di origini nobili, il padre era un satrapo (governatori nominati da re Ciro) e quindi era ricchissima e potente. Non ci sono le condizioni per fare confusioni simili. A tutt’oggi i comportamenti disinvolti non si confondono con la prostituzione.
Nel film Passion di Mel Gibson, del resto rigorosamente rispettoso dei testi e delle tradizioni, c’è un unico errore non riscontrabile nei Vangeli: si confonde l’adultera (presa a sassate) con la peccatrice Maddalena, che invece si pente alla cena del fariseo Simone; due donne ben distinte con storie diverse, descritte nei Vangeli.
Maria di Magdala è quindi una peccatrice pentita e redenta, sicuramente la più grande redenta del nuovo Testamento. Ella rappresenta quindi la Chiesa peccatrice e redenta, la sposa di Cristo che rinsalda l’alleanza, e ancora simboleggia l’umanità infedele peccatrice ma convertita, perdonata e chiamata all’intimità di Dio (da “Il Cristo risorto” di P. Divo Barsotti).
Perché Gesù aveva una particolare predilezione per lei?
Leggendo il libro si può facilmente capirlo. Al di là della facile empatia reciproca che si può instaurare tra un maestro e la sua allieva, specie se devotamente affezionata e pronta a imparare, capire e imitare il suo maestro (Rabbonì), Maria Maddalena è la più grande redenta del Vangelo, la più grande santa che Gesù ci offre come mediatrice perché il suo percorso è completo e vissuto al massimo nel martirio d’amore. In una attenta e acuta lettura dei Vangeli, si capisce come i buoni apostoli diventano tali solo dopo la discesa dello Spirito Santo. Spesso chiedono di essere liberati politicamente e vorrebbero un salvatore, Re che spiazzi il potere dominante di Roma. Spesso ancora, non capiscono e rimuovono i continui avvisi che Gesù fa nei riguardi della sua imminente Passione, necessaria alla sua missione redentiva. Nel momento cruciale della Passione sbandano tutti e scappano, mentre le discepole, sono più fedeli e devote. Fra queste eccelle proprio, dopo la Madre, Maddalena, la donna redenta che aveva capito già in casa di Simone, che Gesù era l’uomo-Dio, il Salvatore, che gli ebrei aspettavano. Nel suo percorso di vita si svolge il mistero della teologia della Misericordia di Dio: la redenzione e l’unione perfetta nell’amore di Dio. In Maddalena-eremita si realizza compiutamente la mistica, quella tappa finale del cristiano dove si realizza l’unione perfetta col Cristo, quell’essere UNO in Cristo, nel rapporto della sposa con lo sposo, proposto dalle sacre scritture prima, e da Gesù poi, che ogni cristiano deve instaurare con il proprio Dio per vivere la Legge dell’Amore in un disegno di redenzione e salvezza universale.
Alla nascita Gesù si fa annunciare dall’Arcangelo Gabriele, ma per risorgere Gesù sceglie di farsi annunciare da M. Maddalena, la peccatrice redenta. Da una donna e quindi dal femminile con tutte le sue prerogative e valori al risveglio e verso l’altro.
Gesù scegliendo lei per apparire prima che ad altri, quale Risorto, sceglie infine la peccatrice redenta, ovvero tutta la Chiesa peccatrice per instaurare nuovamente l’alleanza. (Sono venuto per i malati, non per i sani..) A Santa M. Maddalena, la prima e più importante mistica della Chiesa, è affidata quindi la protezione e l’aiuto celeste potente per riscattarci dalla vita di peccato, per uscire dal dominio delle passioni (Luca 8, 2), per ancora, far parlare lo Spirito, sopra la ragione. Chi più di lei, che è risalita dal punto più basso della condizione umana, quello di una vita impastata con tutti i sette peccati mortali, può aiutarci, accompagnarci e sostenerci, intercedendo nelle nostre personali difficoltà, verso la Grazia? Inoltre per rivalutare e capire il femminile, ci aiutano la Vergine Santissima e M. Maddalena.
S. M. Maddalena che è (lo dice Gesù alla beata Camilla Battista di Varano 1458) la santa mistica più grande della Chiesa di ieri, di oggi e di domani, è’ inoltre la più presente nell’arte figurativa di tutti i secoli, la più presente in letteratura romanzata e sullo schermo ; è la santa più celebre, ma, cosa che non tutti riconoscono o sanno, è il suo vero insegnamento prezioso: ha esaltato e rivalutato i valori del femminile, l’amore e la maternità spirituale, vissuta con Maria Santissima. Ha vissuto pienamente fino al martirio bianco d’amore, e quindi, ha esaltato l’amore sponsale come rapporto d’amore con il proprio Dio. Ha dato a tutti noi un esempio di un rapporto d’amore, divenendo tutta “amore” e dono di sé, perché ha saputo spogliarsi di tutto ciò che non fosse amore, fino al punto di essere solo amore che si consuma per il suo Dio.
Perché Maddalena è andata in Francia? Con chi? Com’è morta Maria Maddalena e dove è sepolta?
La discesa dello Spirito Santo aveva mosso e ispirato non solo gli apostoli, ma una moltitudine di discepoli, sospingendoli, anche a causa della persecuzione dei giudei sui cristiani, ad emigrare per l’evangelizzazione. Quattro discepole, Maria Maddalena, Marta, Maria di Cleofe ( mamma degli apostoli Giacomo e Giuda Taddeo e cognata della Madonna) e Maria Salome (moglie di Zebedeo e madre degli apostoli Giacomo e Giovanni), accompagnate dal servitore di Lazzaro, Massimino, che diventerà poi il primo vescovo di Aix en Provence, scappano dalla persecuzione e s’imbarcano senza meta. Arrivano dopo mille peripezie ad approdare sulla costa della Camargue, dopo Marsiglia, nel paese chiamato a tale ricordo, Le Sante Marie del Mare. M. Maddalena si è poi ritirata in una grotta a fare l’eremita dove è vissuta per 33 anni e lì è morta. Non raccontiamo più nulla e lasciamo scoprire le tante curiosità, leggendo i libri sopra citati. Sono facili e interessanti da leggere; uno è anche molto illustrato.
Sottolineo solo l’incredibile impresa compiuta dalle umili e fedeli discepole del Cristo, di cui quasi nessuno parla, che hanno intrapreso un viaggio impossibile fra pericoli e difficoltà immani e approdano, sospinte dalla volontà dello Spirito Santo, in Provenza (Provincia romana) dove per opera loro incomincia l’evangelizzazione e dove Maria Maddalena si ritirò in solitudine e visse ai margini di un bosco su una grotta, detta S. Baume.
La Maddalena era invocata perché la sua vita, il suo deserto, l’aveva offerto a Gesù per la salvezza della Chiesa nascente. I certosini ancora oggi pregano così, chiediamogli aiuto per l’unità della Chiesa. Così sia.
[1] NdRS : Nel calendario romano Santa Maria Maddalena era celebrata con rito duplex maius ed in memoria del fatto che fu lei ad annunziare agli Apostoli la verità della Resurrezione, fondamento della fede, era prescritta la recita del Credo come per gli Apostoli. Le riforme di Giovanni XXIII portarono la festa della Maddalena al grado di III classe, senza Credo. Quelle infine di Paolo VI la declassarono a semplice memoria.
[2] NdRS : Per le opinioni dei Santi Padri in merito a Santa Maria Maddalena vedi qui.
Bellissimo ed esaustivo comento di Rosanna Ghedina su questa Santa fondamentale per la Chiesa. Infatti anche Maria Maddalena va a costituire uno dei pilastri della Chiesa. Con la speranza che la Maddalena vegli su questa Chiesa alla ricerca di se stessa