
Articolo originariamente pubblicato su itresentieri.it con titolo “Una bellezza della Verità Cattolica: la possibilità di guadagnare meriti per sé e grazie per gli altri”.
Il merito è il diritto ad una ricompensa.
Il merito soprannaturale ha diritto ad una ricompensa soprannaturale: la partecipazione alla vita di Dio, alla grazia e alla gloria.
Il merito può essere di due specie: de condigno e de congruo. De condigno: proporzione tra l’opera e la retribuzione. De congruo: l’opera è in piccola parte proporzionata alla ricompensa.
Ogni opera buona, fatta liberamente da un’anima in stato di grazia per un fine soprannaturale, possiede un triplice valore: meritorio, soddisfattorio ed impetratorio.
Valore meritorio: aumento della grazia e ottenimento della gloria celeste.
Valore soddisfattorio: ci si rende propizi a Dio che diviene incline a perdonare le colpe (propiziazione), cancellazione delle colpe (espiazione), annullamento parziale o totale delle pene (soddisfazione).
Valore impetratorio: ottenimento di nuove grazie.
Che cosa consolante potersi giovare di tutte le avversità per purificarsi l’anima e unirla ad una ricompensa.
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