
Affinché la terra sia degna di ricevere e di possedere il suo Dio, il Signore fa nascere su la terra una persona distinta ed eminente, la quale non ha parte alcuna nel peccato del mondo ed è dotata di tali grazie e favori che persona simile né mai si è vista, né mai si vedrà, né in cielo né in terra. Concepita senza peccato e santificata fin dal primo istante della sua esistenza, fin d’allora
Ella gode dell’uso della ragione e della grazia; confermata nello stato d’innocenza e d’immunità dal peccato, è elevata ad una grazia di tale
eminenza che l’ordine della grazia non ha visto mai nulla di simile; è tanto
perfetta in tutta la sua vita che ad ogni istante compie un nuovo progresso
nell’ordine di questa grazia straordinaria e singolare: questa Vergine, allo
stesso modo che le altre figlie di Adamo, entra in questa valle di miserie e non in un paradiso terrestre; dimora su questa terra di esilio, tuttavia non porta nessun segno di condanna, ma nell’anima sua possiede una grazia superiore a quella di cui Adamo, nel Paradiso terrestre, nella sua qualità di capo del genere umano, era stato insignito per lui e per la sua posterità.
Ma queste nostre parole non sono adeguate ad esprimere cosa così grande; la grazia della Vergine è più nobile e più divina di tutte le altre grazie che mai usciranno dalla viva fonte del Salvatore morente e dal merito della sua Croce, eccede in potenza e dignità quella grazia medesima che trovasi nei cieli, perché ha un termine ben più elevato; ha per termine, cioè, non già di fare dei Santi, ma di dar nascita su la terra al Santo dei santi, di formare l’Uomo-Dio e di costituire nell’universo una Madre di Dio, opere tutte straordinarie, miracolose anche nell’ordine miracoloso della grazia.
Nota del traduttore
Notiamo come il Card. de Bérulle, condensando in poche righe, secondo la
sua maniera, tutta una teologia della Vergine Madre, insegni senza distinzioni né esitanza, la perfetta santità di Maria fin dal primo istante della sua esistenza. Afferma, infatti, che Maria nel momento della sua creazione,
1° venne santificata, perciò non incorse nessuna macchia di colpa originale;
2° ricevette la sublimità della grazia, come dice altrove, ossia un’abbondanza straordinaria di grazia;
3° fu dotata dell’uso di ragione, per cui incominciò subito fin dal seno di sua
madre a corrispondere alla grazia e a progredire nella santità;
4° fa confermata nell’innocenza, ossia costituita immune da qualsiasi peccato; più ancora, confermata nell’impossibilità (impuissance) di peccare;
5° venne costituita in uno stato di integrità per cui non fu possibile in Lei non solo il peccato, ma neppure qualsiasi tentazione, o illusione, o influenza del demonio.
da “Le grandezze di Maria”, del Card. Pietro de Bérulle, trad. del sac. Maurilio Andreoletti, 2a ed., Vita & Pensiero, Milano, 1943.