di Charlie Bunga Banyangumuka

Ritratti e biografie dei romani pontefici: da S. Pietro a Leone XIII, Roma, Vaglimigli Davide, 1879.
[da wikimedia.org]

Impariamo davvero dai “Primi Cristiani”.
Quante volte ci sentiamo dire che le giuste remore, il giusto timore e la giusta riverenza verso il Santissimo Sacramento siano nostre turbe mentali?
O problemi che non si pongono?
Ma è davvero così?
Prendiamo esempio, sul serio stavolta, dai cosiddetti “Primi Cristiani”.
Nel III secolo san Zeffirino, Papa e martire, impose che i calici per il Sangue Preziosissimo di Nostro Signore fossero di oro e non di legno.
Perché?
Semplice: al momento della purificazione, il “vino-non più vino” non era facilmente lavabile dal legno e tendeva ad impregnarlo, rendendo impossibile rimuoverlo. San Zeffirino conscio che la purificazione, per non lasciare né gocce né frammenti, dev’essere completa, decretò il metallo perché più nobile e più facilmente lavabile. Questo nel III secolo, quando secondo noi i “Primi Cristiani” non si ponevano certi problemi.
Se vivesse oggi che si direbbe del Santo Padre Zeffirino?
È un pericoloso integralista fariseo?
È interessato più alla forma e alla sostanza?
Non ha capito il cuore della questione?
Meditiamo e prendiamo esempio da chi ci ha preceduti nella Fede, nel Martirio e nella Gloria.