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El Greco, Assunzione della Vergine, 1577 1579, Art Institute of Chicago
[foto da artribune.com]

L’Assunzione della Beata Vergine in Cielo in anima e corpo, portata dagli angeli, è il tocco finale e il coronamento di tutti i privilegi mariani, come espresse Pio XII quando definì questo dogma nel 1950.

Con la sua maternità divina e la sua opera corredentrice, era conveniente che Maria, che aveva così strettamente condiviso la vita e la missione di suo Figlio, fosse associata alla gloria di Gesù Cristo, risorto e regnante nei cieli. Per questo, al termine della sua vita terrena, è stata elevata al Cielo in anima e corpo dagli angeli.

Quali lezioni ci insegna l’Assunzione di Maria?

Prima di tutto, è un incoraggiamento alla nostra imitazione di Cristo. Abbiamo detto che l’Assunzione della Vergine è il culmine di una vita di completa identificazione con il suo divin Figlio. A Maria si applicano perfettamente le parole di san Paolo ai Galati: “Sono crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,19). San Bernardo dice giustamente che “né la Vergine meritava un altro Figlio, né Dio un’altra Madre”, perché lei sola aveva il privilegio della feconda verginità (Discorso 4 dell’Assunzione di santa Maria, 5).
Secondo, l’Assunzione di Maria infonde in noi la speranza della vita eterna, perché è in questo privilegio che osserviamo la vera meta alla quale siamo chiamati. I nostri veri obiettivi non devono essere qui sulla terra: perché l’ambizione di potere, ricchezza, gloria o fama, se niente di tutto questo ci accompagnerà nell’ora della morte? Queste cose avranno valore nel giudizio di Dio? Siamo pellegrini in questo mondo e la nostra meta finale è il Paradiso, dove la Vergine Santissima regna con suo Figlio. La passione redentrice di Cristo e la compassione corredentrice di Maria spiegano la gloria della loro regalità nei cieli.
Un’altra lezione riguarda la dignità del corpo umano. La Beata Vergine, seguendo le orme del suo divin Figlio, non ha conosciuto la corruzione del sepolcro ed è stata trasportata in Cielo con il suo corpo in uno stato glorioso. Associata all’Ascensione di Nostro Signore, l’Assunzione rivela che i nostri corpi sono chiamati a risuscitare alla fine dei tempi e ad essere riuniti con le nostre anime per sempre. Allo stato attuale, dobbiamo cercare la nostra santificazione considerando che il corpo è un tempio dello Spirito Santo, come ci insegna San Paolo (1 Cor 6, 19-20). Se ne tenessimo conto, quanto riscopriremmo il senso quasi perduto della modestia naturale e soprannaturale e ci allontaneremmo dalle mode che oggi spogliano quasi completamente le donne e le trasformano in semplici oggetti! E come saremmo attenti ad andare alla Santa Comunione con dignità e vestiti decentemente!
Infine, un altro insegnamento è quello della mediazione di Maria nel nostro nome. Lei, la umile serva glorificata, è veramente la Madre spirituale di tutti gli uomini e la Madre della Chiesa, soprattutto perché Gesù l’ha donata a San Giovanni Evangelista ai piedi della Croce e per la sua permanenza tra gli Apostoli. Ed ora, dopo la sua gloriosa Assunzione al Cielo, intercede per noi presso suo Figlio e da lui ottiene le grazie di cui abbiamo bisogno, come vera avvocata e mediatrice. Non disperiamo mai di lei per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno, oltre al perdono divino per i nostri peccati e per poter entrare in Cielo, perché il Cuore materno di Maria conosce bene il Cuore di Gesù e sa bene che Gesù non può rifiutarle nulla. Uniamo la nostra preghiera a quella di San Bernardo, che non esita a chiamare Maria “Madre di misericordia” e le chiede: “Vergine benedetta, d’ora innanzi spetta alla vostra benevolenza mostrare al mondo questa grazia che avete trovato presso Dio ottenendo attraverso le vostre sante preghiere: perdono per i colpevoli, salute per i malati, fermezza per i cuori deboli, pacificazione per gli afflitti, aiuto e liberazione per chi è in pericolo “(Sermone 4, Assunzione di Santa Maria, n. 9).


Fonte: FSSPX.Actualités