Composto dal padre Vittorio Genovesi della Compagnia di Gesù, innografo della Sacra Congregazione dei Riti, per il nuovo ufficio dell’Assunta voluto da Pio XII per il 1950, il pregevole componimento costituisce l’inno dei primi vespri dell’Assunzione. Risalta fra le strofe (cadute sotto la mitraglia della riforma montiniana) la naturale affermazione della Corredenzione della Vergine, predestinata ab eterno per essere l’Immacolata Madre del Verbo e sua Socia nel riscatto del genere umano dalla schiavitù del demonio.

O prima, Virgo, pródita
E Conditóris spíritu,
Prædestináta Altíssimi
Gestáre in alvo Fílium;

Tu perpes hostis fémina
Prænuntiáta dǽmonis,
Oppléris una grátia
Intamináta orígine.

Tu ventre Vitam cóncipis,
Vitámque ab Adam pérditam,
Diæ litándæ Víctimæ
Carnem minístrans, íntegras.

Merces piáclo débita
Devícta mors te déserit,
Almíque consors Fílii
Ad astra ferris córpore.

Tanta corúscans glória,
Natúra cuncta extóllitur,
In te vocáta vérticem
Decóris omnis tángere.

Ad nos, triúmphans, éxsules,
Regína, verte lúmina,
Cæli ut beátam pátriam,
Te, consequámur áuspice.

Iesu, tibi sit glória,
Qui natus es de Vírgine,
Cum Patre et almo Spíritu,
In sempitérna sǽcula.
Amen.

O Vergine, tu sei la prima
uscita dallo spirito del Creatore,
predestinata dall’Altissimo
a portare il Figlio nel seno.

Tu, la preannunziata
perenne nemica del demonio,
sei riempita della grazia singolare
di una origine senza macchia.

Tu concepisci nel seno la Vita
e offrendo la carne
della Vittima divina per il sacrificio,
reintegri la vita perduta da Adamo.

La morte, ch’è la pena dovuta alla colpa,
ti abbandona sconfitta,
e tu, fatta consorte del tuo divin Figlio,
sei portata in cielo col corpo.

Splendente di tanta gloria,
tutta la natura si eleva,
perché è chiamata a toccare in te
il vertice di ogni grazia.

O regina trionfante,
rivolgi a noi esuli gli occhi tuoi
affinché, sotto il tuo auspicio,
conseguiamo la beata patria del cielo.

Sia gloria a te, o Gesù,
che sei nato dalla Vergine,
e al Padre e allo Spirito Santo,
per tutti i secoli.
Amen.

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