La bandiera rossa della Cina comunista sventola su una chiesa data alle fiamme
Ritorniamo sulla situazione della Chiesa Cattolica in Cina con questo articolo che riprendiamo da tempi.it. Premettiamo una spicciola considerazione: non crediamo che le modifiche che il Partito Comunista Cinese fa al Santo Vangelo possano interessare più di tanto al Vaticano. Del resto, oltre al modernismo che vi impera con la sua negazione della storicità dei Vangeli, noi – dicono loro – non sappiamo mica se quelle parole che ci sono state trasmesse per iscritto sono realmente quelle dette da Gesù. Come disse uno dei personaggi più rappresentativi di questo pontificato, Arturo Sosa Abascal, Generale della Compagnia (non più) di Gesù, “al tempo non c’erano i registratori”.
«Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la prima pietra contro di lei». La risposta di Gesù, come riportato da Giovanni (8,1-11), agli scribi e ai farisei è uno dei passi più famosi del Vangelo. Altrettanto rinomato è il finale dell’episodio dell’adultera: “Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più»”. Eppure c’è un paese al mondo dove il racconto evangelico non si conclude così.
E GESÙ LAPIDÒ L’ADULTERA
Come denunciato da UcaNews, la storia viene distorta in un libro di testo destinato alle scuole secondarie in Cina. Nel sussidiario pubblicato dall’editrice governativa dell’Università di scienza elettronica e tecnologia, che ha l’obiettivo di insegnare negli istituti professionali del Dragone “la legge e l’etica professionale”, Gesù lapida l’adultera. Sembra incredibile, ma è esattamente così.
Quando la folla rinuncia all’intenzione di punire la donna, spiega il “Vangelo con caratteristiche cinesi”, Gesù le dice: «Anch’io sono un peccatore. Ma se la legge può essere eseguita solo da uomini senza macchia, la legge sarebbe morta». E poi la uccide.
«LA CHIESA FACCIA CORREGGERE IL LIBRO»
Il passo del testo, riproposto in pagina, è stato pubblicato sui social media cinesi da un cattolico. «Voglio che tutti sappiano che il Partito comunista cinese ha sempre cercato di distorcere la storia della Chiesa, di calunniare la nostra Chiesa, e di far sì che la gente odi la nostra Chiesa». Un docente cristiano in una scuola professionale, Matthew Wang, ha confermato il contenuto del libro, spiegando che può cambiare da provincia a provincia.
L’obiettivo di una simile distorsione è far passare il messaggio che tutti devono obbedire alla legge in Cina, la quale è incarnata dal Partito comunista e dalle sue decisioni, e che anche i cattolici devono farlo, visto che persino Gesù si sottometteva ad essa. Kama, cattolico, spera che «le autorità della Chiesa si facciano sentire perché il libro venga corretto».
Il regime non è nuovo a interventi così clamorosi, nonostante sia in trattaiva per rinnovare l’accordo sino-vaticano. L’anno scorso, ad esempio, l’Editrice per l’educazione del popolo aveva dato alle stampe un libro di testo per i bambini di quinta elementare, dove cancellava qualunque riferimento a Dio, alla Chiesa e a Cristo in capolavori come La piccola fiammiferaia e La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe. L’obiettivo (finora mai raggiunto, anzi) è eliminare Dio per evitare che il cristianesimo si diffonda e resti soltanto la fede nel comunismo guidato da Xi Jinping.
Ultimi commenti