Una silloge di capolavori d’arte dedicati al santo Apostolo e primo Evangelista Matteo.
«Gesù vide un uomo chiamato Matteo, seduto al banco dei gabellieri, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli, alzatosi, lo seguì». (Matth. IX, 9)
«Dopo la risurrezione di Cristo, prima di lasciare la Giudea per la contrada che gli era toccata da evangelizzare, scrisse per il primo, in Ebraico, il Vangelo di Gesù Cristo per i Giudei convertiti». (Breviario Romano)
«Quindi partì per l’Etiopia, dove predicò la buona novella confermando la sua dottrina con molti miracoli. È da citare in primo luogo il miracolo onde risuscitò da morte la figlia del re, e convertì insieme alla fede di Cristo il re suo padre, la regina e tutta la contrada. Morto il re, Irtaco, suo successore, voleva sposare Ifigenia di stirpe reale; ma avendo ella votato a Dio la sua verginità per consiglio di Matteo, e perseverando nel santo proposito, lo fece trucidare all’altare mentre celebrava i santi misteri» (Breviario Romano)
«Il suo corpo trasferito a Salerno, e poi riposto sotto il sommo Gregorio VII nella chiesa dedicata sotto il suo nome, vi riscuote da molti fedeli un culto di pia venerazione» (Breviario Romano)
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