di Charlie Bunga Banyangumuka

[da wikimedia.org]
Nell’immaginario comune quando pensiamo alle Isole Britanniche, immaginiamo che il Cattolicesimo vi giunse con la predicazione di San Patrizio, ma non è così.
La Vera Fede giunse molto presto nelle isole; un’eco di questo sforzo missionario si ha nelle leggende legate al Ciclo Arturiano dove si narra di come san Giuseppe di Arimatea portò la coppa del Graal col sangue di Nostro Signore (coppa che simboleggia se vogliamo la Santa Messa) proprio nell’attuale Inghilterra.
La situazione politica del II secolo dopo Cristo, del resto, favoriva la pace e la diffusione di idee e fedi nella Grande Bretagna: oramai pacificata dalle legioni, almeno nel sud, nell’isola si era creata questa sinergia fra i capitribù britannici, che ancora detenevano il titolo di re, e i governatori romani.
Fu proprio uno di questi Rix, tal Lles figlio di Coel, che si interessò alla Vera Fede scrivendo a sant’Eleuterio, Papa e martire (175-189).
Il santo padre era noto per lo zelo apostolico e per l’opera di purificazione di tutte le usanze giudaiche che ancora permanevano nelle comunità cattoliche.
Il Liber Pontificalis ci tramanda di uno scambio di lettere fra il futuro San Lles (latinizzato in Lucius) e sant’Eleuterio che promise di mandare dei missionari a predicare il Cattolicesimo in Britannia.
San Lles accolse i due missionari, i santi vescovi Fugazio e Damiano, i quali convertirono moltitudini di Britanni.
La comunità crebbe a tal punto che, sotto Diocleziano, figura un martire fra i soldati che erano di stanza presso le terre delle tribù di san Lles; non sappiamo nomi di martiri “britanni” ma, essendo Costanzo Cloro, Cesare d’Occidente, più indulgente verso i cattolici, è probabile che furono in numero minore rispetto ai loro fratelli nel resto dell’Impero.
Quasi tutti i protagonisti della vicenda morirono martiri: sant’Eleuterio negli ultimi anni del regno di Marco Aurelio (189), san Damiano venne martirizzato in Britannia, san Lles venne esilitato ed alcune tradizioni lo indicano come il vescovo Lucio di Coira (in Svizzera) il quale, giunto da lontano, evangelizzò gli attuali Grigioni e intorno al 200 dopo Cristo venne ucciso.
L’unico che visse fu san Fugazio il quale è indicato col titolo di confessore, titolo che allora indicava chiunque fosse stato torturato per la Fede ma non ucciso.
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