da fsspx.news
Il Vaticano ha svolto un ruolo di primo piano nella protezione dei prigionieri di guerra alleati fuggiti dai loro campi durante la seconda guerra mondiale. È quanto emerge da un libro dedicato alla storia dell’MI9, uno dei rami dei servizi segreti britannici.
Nel film The Purple and the Black (1983), monsignor Hugh O’Flaherty – interpretato da Gregory Peck – nasconde i prigionieri di guerra in Vaticano, nonostante la riluttanza delle massime autorità della Chiesa, per timore di rappresaglie tedesche.
Sebbene monsignor O’Flaherty sia una figura ben reale, il ruolo della Santa Sede nell’assistere i soldati alleati è ampiamente sminuito dalla messa in scena.
Questo è ciò che mostra Helen Fry in un libro pubblicato il 4 settembre 2020, MI9: A History of the Secret Service for Escape and Evasion in World War Two (attualmente ancora non tradotto).
La storica spiega, con documenti giustificativi, come l’Ambasciata britannica presso la Santa Sede abbia coordinato gli sforzi per salvare i prigionieri di guerra fuggiti in Italia, con l’aiuto dei massimi funzionari vaticani.
Così, quando Albert Penny, marinaio della Royal Navy, fugge dal suo campo di prigionia, è nella Città del Vaticano che trova asilo nel 1942. Vi rimarrà per più di due mesi, con libero accesso ai Giardini Vaticani, e gli sarà concessa udienza privata con Papa Pio XII.
“L’ho aspettato nella sala del trono dove mi ha dato la sua benedizione. In un ottimo inglese mi ha detto che era molto felice di potermi incontrare e darmi la sua benedizione. Mi ha anche regalato un rosario”, ricorda il marinaio di cui racconta la testimonianza Helen Fry.
“Penny non fu un caso isolato – continua la storica – e quando Roma fu liberata il 4 giugno 1944, una dozzina di soldati alleati vivevano nella città-stato e altre dozzine si nascondevano in proprietà di proprietà della Chiesa”.
Helen Fry ne è convinta: le informazioni che è riuscita a raccogliere nel suo libro dovrebbero portare a una rivalutazione del pontificato di Pio XII, per porre fine una volta per tutte alla nera leggenda di un papa compiacente nei confronti del regime nazista.
(Fonte: Crux – FSSPX.Actualités)