Anonimo, Virgen de la Merced, XVIII sec., Peyton Wright Gallery, Santa Fé, United States
Nell’agosto del 1218 la Vergine Santissima apparve contemporaneamente a san Pietro Nolasco, a san Raimondo di Penafort e a Giacomo d’Aragona per chiamarli alla fondazione dell’Ordine della Mercede della Redenzione degli Schiavi. L’Ordine fu approvato da Gregorio IX nel 1235 e riscattò innumerabili schiere di cristiani resi schiavi dai Saraceni e dai Turchi, con una carità esimia che portava il Mercedario a offrire la sua stessa vita per la libertà di quei poveri. Benemeriti furono anche nella propagazione della fede nel Nuovo Mondo. “Al fine poi di rendere a Dio e alla Vergine Madre le dovute grazie per sì benefica istituzione – come recita il Breviario Romano – la Sede apostolica dopo aver accordato allo stesso ordine innumerevoli privilegi, concedette di celebrare questa festa particolare e di recitarne l’Ufficio” ogni 24 di settembre.
Salve, o Regina del cielo e della terra! Salve, o Sacratissima Madre nostra della Mercede! dispensatrice amorosa delle divine misericordie; luce vivificante che col vostro celeste fulgore illuminate il paradiso e diradate le tenebre mortali di questo misero mondo; soavità gratissima che con la vostra grazia addolcite le acque amarissime di nostre sventure. Salve, o Madre immacolata! àncora sicura di salvezza che porgete benigna la mano liberatrice a chiunque si trova nell’abisso dello smarrimento. A Voi si rivolsero gli esuli cristiani oppressi dalla infamia degli infedeli e Voi li ridonaste alla patria. A Voi ci rivolgiamo anche noi; affinché ascoltiate i nostri gemiti ed abbiate pietà di noi, che passiamo gli anni in continue lacrime. Guardate, o Maria, i vostri figli e rallegrateli; guardate i loro nemici e disperdeteli. Sorreggete con la vostra destra il nostro comun Padre, il Romano Pontefice, e fra le insistenti battaglie che gl’ingrati ed i maligni gli muovono contro tuttogiorno, corroborate il suo spirito, affinché, difenda la Chiesa a lui affidata dall’Eterno Pontefice Gesù Cristo e la conduca incolume di trionfo in trionfo alla gloria finale. Sia il Nome vostro Santissimo un’eco universale che ai giorni nostri diffonda la Fede cattolica per tutta quanta la terra. Particolare cura però vi prenda del Sacro vostro Ordine. Fate che cresca sino alla fine dei secoli nella forte carità che gli diè principio e vita. Benedite infine, o cara Vergine della Mercede, questo popolo a Voi divoto, e siate la pronta felicità di tutti i cristiani vivi e defunti; acciocché tutti partecipino alla dolce e clemente vostra bontà e vi lodino e ringrazino eternamente.
Antifona : O Virgo virginum, quam pulchra es, et decora in deliciis. Tu fons pietatis, humanos miserata quaestus, te conspiciendam dedisti, et educeres vinctos de tenebris, et umbra mortis et vincula erorum disrumperes. Alleluia.
V. Respice de coelo, et visita vineam istam.
R. Et perfice eam, quam plantavit dextera tua.
OREMUS
Deus, qui per gloriosissimam Fili tui Matrem ad liberandos Christi fideles a potestate paganorum nova Ecclesiam tuam prole amplificare dignatus es: praesta quaesumus, ut quam pie veneramur tanti operis Institutricem, eius pariter meritis et intercessione a peccatis omnibus et captivitate daemonis liberemur. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.
Oltre all’indulgenza plenaria toties quoties, applicabile ai defunti, concesse per la solennità della Discenzione di Nostra Signora della Mercede, dai primi vespri sino al tramando del giorno della festa, a tutti i fedeli i quali, confessati e comunicati, visiteranno divotamente qualunque chiesa o pubblico oratorio dei religiosi e delle monache, tanto calzati quanto scalzi, del terz’ordine o delle confraternite della Madonna della Mercede ed ivi pregheranno secondo l’intenzione del Sommo Pontefice, a coloro che avranno frequentato tutti i giorni della novena, sia precedente sia susseguente la feste, si concede pure l’indulgenza plenaria, anche applicabile ai fedeli defunti, in uno dei detti giorni, con le condizioni già espresse.
[da Novena alla Madonna Santissima della Mercede Celeste Fondatrice del Sacro e Militare Ordine della redenzione degli schiavi, Cagliari, 1909]