A 150 anni dall’infame breccia massonica di Porta Pia, vogliamo ricordare Pio IX con un estratto della Storia d’Italia di San Giovanni Bosco, in cui si ricorda l’entusiamo di non pochi eretici, infedeli e persino di alcuni ebrei per il grande Papa:


[…]

33. L’assassinio del conte Rossi (1848)

Mentre le sciagure si andavano moltiplicando sopra i Piemontesi, gravissimi disastri avvenivano in Roma. Vi accennai come salito che fu Pio IX sulla Sede Pontificia, appena poté far conoscere al mondo cattolico la sua bontà, la sua sapienza, il suo coraggio, non vi fosse più paese ove il nome del gran Pontefice non echeggiasse di evviva. Quando poi pubblicò l’amnistia, gli applausi, le feste, i trasporti di gioia non ebbero più limite. Gl’Inglesi, che sono protestanti, i turchi, che sono avversi al nome cristiano, andavano a gara a far regali e dare segni di stima e di venerazione verso il Pontefice di Roma. Gli stessi Ebrei si andavano persuadendo che Pio IX fosse il Messia da loro aspettato. Migliaia di esiliati facendo ritorno alle proprie famiglie andavano a prostrarsi ai piè di Pio IX, loro liberatore e loro benefattore. Questi trasporti di stima e di amore da prima inspiravano alti disegni nell’animo del Pontefice; perciocché egli pensava che il solo amore avesse luogo in quelle pubbliche dimostrazioni. E noi abbiamo argomenti per credere che nella maggior parte quegli atti di ossequio e di rispetto fossero sinceri, ma un numero considerevole, per lo più forestieri, erano accorsi a Roma per eccitare lo spirito di ribellione e approfittare di quei medesimi favori, che il Papa concedeva, per valersene a danno di lui.

[…]

>>> Storia d’Italia <<<


Immagine in evidenza: Manifattura francese, Fazzoletto commemorativo di Pio IX, 1846, Archivio fotografico del Museo Civico di Modena / CC BY-SA