mde

Nei giorni scorsi cercavo qualche ricetta legata ai santi che si festeggiano ad ottobre, dato che, a parte i mostaccioli di San Francesco, non me ne risultavano altre. Ho trovato una ricetta dedicata a Santa Teresa di Gesù Bambino ma oramai era tardi per farla, quindi recupererò l’anno prossimo. Poi mi sono imbattuta in una ricetta legata a Santa Teresa d’Avila, che si festeggia il 15 ottobre: gli yemas de Santa Teresa, così mi sono messa all’opera.

Gli yemas sono dei dolcetti tipici della tradizione conventuale spagnola. Sono ricchi e cremosi e sono fatti di tuorli (in spagnolo “yemas” significa appunto “tuorli d’uovo”) cotti nel caramello aromatizzato al limone e alla cannella.

Alcuni credono che gli yemas abbiano origini arabe ma è più probabile che siano stati inventati dalle monache del monastero di Avila e che siano diventati popolari durante la vita di Santa Teresa di Gesù. Infatti, dato che i produttori di vino utilizzavano albumi per purificarlo, non sapendo come usare i tuorli, li davano alle suore, che tradizionalmente preparavano pasticcini e biscotti da vendere. Quel che è certo è che gli yemas cominciarono ad essere prodotti a metà del 1800 dalle pasticcerie di Avila, dove divennero presto molto popolari. Infatti, erano così famosi che le pasticcerie non riuscivano a soddisfare tutta la domanda. Oggi gli yemas sono un dolce popolare in tutta la Spagna ma le piccole pasticcerie di Avila custodiscono ancora gelosamente le loro ricette segrete di famiglia, che sono state tramandate di generazione in generazione.

Queste deliziose palline andrebbero consumate con parsimonia perché sono molto caloriche, però una volta all’anno si possono gustare, soprattutto con i primi freddi, magari accompagnate da una tazza di tè caldo.

Purtroppo, il marito non ha voluto nemmeno assaggiarle, perché pensava, dato il colore arancione, che fossero fatte con la zucca… Indovinate chi le ha fatte fuori?

Quando l’anno scorso siamo stati in vacanza a Roma, ho voluto assolutamente vedere l’”Estasi di Santa Teresa”, che mi era rimasta impressa durante i miei studi al Liceo Artistico. Quest’opera di Gian Lorenzo Bernini si trova nella cappella Cornaro presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria. La scultura è chiamata anche “Transverberazione di Santa Teresa”, infatti, la Santa ebbe più volte dal Signore il dono della transverberazione, cioè del trafiggimento del cuore con una freccia da parte di un angelo (come rappresentato nella scultura in questione) o di Cristo stesso. Il cuore di Santa Teresa si venera nel Monastero dell’Incarnazione di Alba de Tormes. Benedetto XIII nel 1726 concesse alla famiglia Carmelitana la celebrazione di una festa della Transverberazione, da celebrarsi il 27 agosto, che poi fu estesa anche al Regno di Spagna, di cui Santa Teresa è patrona.

Nata nel 1515 ad Avila, in Spagna, Teresa era figlia del nobile don Alfonso de Cepeda. Fin dall’infanzia fu animata dal desiderio del martirio e a vent’anni entrò nel Carmelo dell’Incarnazione d’Avila. Teresa riformò l’Ordine apportandovi maggiore rigore e, con l’aiuto di San Giovanni della Croce, fondò una serie di case per carmelitani e carmelitane scalzi. Il nuovo ramo del vecchio Ordine carmelitano fu approvato nel 1580 da papa Gregorio XIII.

Santa Teresa è una delle più grandi mistiche della Chiesa; le sue opere, tra cui la più famosa è “Il castello interiore”, sono annoverate fra i capolavori della letteratura spagnola. Teresa morì nella notte tra il 4 e il 15 ottobre 1582 (proprio quando Gregorio XIII promulgò il calendario gregoriano, che soppresse questi dieci giorni: ecco perché il giorno successivo al 4 fu il 15 ottobre). Fu proclamata beata e poi santa da papa Gregorio XV nel 1622.

Ora veniamo alla ricetta, tratta da www.carmelodisicilia.it.

DOSI: 6 pezzi

DIFFICOLTA’: Media

PREPARAZIONE: 15 minuti

COTTURA: 20 minuti

RIPOSO: 1 h

COSTO: Medio

INGREDIENTI:

  • 12 tuorli d’uovo
  • 200 g di zucchero
  • 200 ml acqua
  • 1 stecca di cannella
  • Scorza (intera) di 1 limone
  • Zucchero a velo q.b.

PREPARAZIONE:

Per preparare gli Yemas de Santa Teresa, per prima cosa in un pentolino portate ad ebollizione l’acqua con lo zucchero, la scorza di limone e la stecca di cannella. Fate sciogliere lo zucchero mescolando continuamente e continuate a cuocere a fuoco lento fino a quando si formerà uno sciroppo denso (alzandone un po’ dovrà “formare il filo”). A questo punto, spegnete il fuoco ed eliminate la scorza di limone e la stecca di cannella.

Poi in una terrina sbattete leggermente i tuorli con una frusta, dopodiché fateli passare per un colino e versateli in un’altra pentola. Ora aggiungete un po’ alla volta lo sciroppo e mescolate bene. Fate cuocere a fuoco lento, mescolando continuamente con una frusta, fino ad ottenere una crema molto densa che si staccherà dalle pareti e dal fondo della pentola. A questo punto, versatela in un piatto fondo e lasciatela raffreddare.

Quando la crema sarà fredda e ben solidificata, cospargete il piano di lavoro di zucchero a velo e fatevi arrotolare la miscela di tuorli creando delle palline delle dimensioni di una noce o di una palla da golf. Dopo averle arrotolate, ricopritele con dell’altro zucchero a velo.

Infine, collocatele negli stampini di carta e mettetele a raffreddare in frigorifero.

Alla prossima ricetta,