Pinturicchio, Disputa di Santa Caterina d’Alessandria (particolare), 1492-94, Appartamento Borgia, Palazzo Apostolico Vaticano. La Santa ha il volto di Lucrezia Borgia, l’imperatore Massimino quello del fratello Cesare. L’uomo col turbante bianco è il sultano Djem, fratello di Bajazet e ostaggio del Papa dai tempi di Innocenzo VIII.
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Anonimo, Santa Caterina d’Alessandria, XVIII sec., Museo Soumaya, Città del Messico
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Michelangelo Buonarroti, Santa Caterina d’Alessandria (particolare del Giudizio Universale), 1537-1541, Cappella Sistina, Palazzo Apostolico Vaticano
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Caravaggio, Santa Caterina d’Alessandria, 1598, Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
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El Greco, Santa Caterina d’Alessandria, 1610-14, Museum of Fine Arts, Boston
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Fernando Yañez, Santa Caterina d’Alessandria, 1510 CA., Museo Nacional del Prado, Madrid
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“Massimino ammirato della sapienza di Caterina, la fece trattenere, e, radunati d’ogni parte gli uomini più sapienti, promise loro magnifici premi, se convincessero Caterina e la facessero passare dalla fede di Cristo al culto degli idoli. Ma avvenne il contrario. Perché parecchi dei filosofi radunati per confutarla, alla forza e precisione dei suoi ragionamenti si sentirono accesi di sì grande amore per Gesù Cristo, che non esitarono a morire per lui” (Breviario Romano)

Guglielmo Borremans, Santa Caterina disputa coi filosofi al cospetto di Massimino, 1705, Chiesa di S. Francesco d’Assisi, Cosenza
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Giovanni del Biondo, Santa Caterina disputa coi filosofi al cospetto di Massimino, XIV sec., Museo dell’Opera di S. Maria del Fiore, Firenze
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“Massimino cominciò con blandizie e promesse a ridurre Caterina ad altri sentimenti; ma vedendo che tutto era vano, dopo averla fatta battere con verghe e pestare con sferze guernite di piombo, la tenne rinchiusa in carcere undici giorni senza mangiare né bere […] Fu allora che la moglie di Massimino e Porfirio, generale dell’esercito, entrati nella prigione per vedere la Vergine, persuasi dai suoi discorsi, credettero in Gesù Cristo e ricevettero poscia la corona del martirio. Intanto Caterina fu tratta di carcere; ed era stata preparata una ruota su cui erano fissate delle spade spesse e taglienti per dilaniare crudelissimamente il corpo della Vergine. Ma questa macchina alle preghiere di Caterina fu tosto ridotta in pezzi; e a questo miracolo molti abbracciarono la fede di Cristo. Massimino divenuto ancor più ostinato nella sua empietà e crudeltà, ordinò di decapitare Caterina. Ed ella, presentata coraggiosamente la testa, se ne volò a ricevere la doppia ricompensa della verginità e del martirio” (Breviario Romano)

Francisco Ribalta, Martirio di santa Caterina d’Alessandria, 1600-1602, Hermitage, San Pietroburgo
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Guercino, Martirio di santa Caterina d’Alessandria, 1653, Hermitage, San Pietroburgo
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Hieronymus Francken II, Martirio di Santa Caterina, 1607-1623, Musée royal des Beaux-Arts d’Anvers
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“Il suo corpo, miracolosamente trasportato dagli Angeli sul monte Sinai, vi è religiosamente venerato dal numeroso concorso di Cristiani” (Martirologio Romano)

Francisco de Zurbarán, Gli Angeli seppelliscono Santa Caterina, post 1630, Alte Pinakothek, Monaco di Baviera
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Karl Mücke, Gli Angeli trasportano il corpo di Santa Caterina sul Sinai, 1836, Alte Nationalgalerie, Berlino
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Karl Rudolph Heinrich Lehmann, Gli Angeli trasportano il corpo di Santa Caterina sul Sinai, 1839, Musée Fabre, Montpellier
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