>>> Pensieri e Preghiere <<<
Nuova recensione a cura di Luca Fumagalli
Il Beato Contardo Ferrini (1859-1902) rappresenta uno splendido esempio di giurista cattolico. “Pioniere” del laicato consacrato, fiero avversario del positivismo, insegnò Diritto romano negli atenei di Messina, Modena e Pavia. Alla ricca produzione scientifica accompagnò un’apprezzatissima attività didattica e una vita spirituale e sacramentale di intensità straordinaria.
Pensieri e preghiere (Edizioni Radio Spada, 2014) raccoglie organicamente riflessioni, appunti devozionali e brani tratti dai ricchi carteggi del Beato. La sua fine conoscenza dell’animo umano, che riecheggia la sapienza di S. Francesco di Sales, si coniuga con l’amore poetico per la natura e culmina in un commovente fervore mistico.
Sfogliando le pagine del volume si gusta dunque il sapore di quella Fede cattolica che sfida, comprende e riprende la ragione, muovendosi in tre direzioni distinte ma complementari, ovvero il rapporto con Dio, il rapporto con gli altri, e il rapporto con la natura.
Sul primo punto scrive Ferrini che «fra tutte le filosofie e tutte le religioni, solo il cristianesimo, mentre ha rivelato il vero, ha anche mostrato l’universale capacità del vero, e l’universale capacità di elevarsi all’infinito»; la via predicata dal Beato non ha però nulla in comune con la tracotante arroganza dell’uomo moderno, anzi «la strada all’infinito è l’umiltà». Sul secondo punto sono bellissimi in particolare i capitoli dedicati alla felicità, al dolore e all’amicizia spirituale in cui Ferrini precisa che il cristianesimo soltanto insegna la vera gioia, che non consiste nel godimento delle cose materiali di questa vita, e che occorre sopportare con Fede sempre nuova le continue prove e tribolazioni. Infine, dalle parole del Beato sulla natura si percepisce come la creazione inviti l’intelletto a studiarla e ad aderirvi con rigore tomistico e ardore di carità, poiché in essa si riconosce l’impronta del suo Creatore: e questo salva l’intelletto dagli opposti (e più che mai attuali) errori del riduzionismo e dell’idealismo.
Pensieri e preghiere è quindi un “diario” coinvolgente, che parla al cuore di ogni cattolico e che, a più di un secolo di distanza, non ha perso nulla della sua originale freschezza.
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