Rissunto puntate precedenti:

Lo scenario post-elettorale statunitense resta confuso. In particolare due elementi risultano curiosi:

  1. Sono gli stessi democratici ad ammettere il rischio concreto di un esito diverso da quello annunciato. A sottolineare questo aspetto è la stessa Kamala Harris dal suo profilo Twitter. Scrive: Trump e i repubblicani stanno cercando di smantellare la nostra vittoria decisiva con azioni legali prive di fondamento. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per finanziare il lavoro legale necessario per proteggere ogni voto. Se puoi permettertelo, contribuisci oggi stesso al Biden Fight Fund. La frase contiene una contraddizione piuttosto visibile: se le azioni legali di Trump sono prive di fondamento, quale (costoso) lavoro legale sarà mai necessario per opporvisi? Non solo: cliccando sul collegamento per le donazioni, il discorso si fa ancora più esplicito: La tua donazione in questo momento è assolutamente fondamentale per eleggere Joe, Kamala e i Democratici in tutto il paese (Your donation right now is absolutely critical to electing Joe, Kamala, and Democrats across the country, and we’re counting on a surge of donations to fund all that we need to accomplish)
  2. L’Avv. Sidney Powell, legale di lungo corso, nota per aver assistito con buon esito il gen. Flynn, sta lavorando gomito a gomito con l’Avv. Rudy Giuliani (ex sindaco di New York e consigliere di Trump). Nei giorni scorsi, esponendosi in prima persona ha affermato di avere evidenze sufficienti (in particolare sull’algoritmo di Dominion) per provare le frodi elettorali.

La situazione rimane in evoluzione. Di seguito il tweet di Kamala Harris:

E le dichiarazioni dell’Avv. Powell:


Per approfondire questioni legate alla politica e alla metapolitica:


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