del Guelfo Rosa

Cari Amici di Radio Spada,

questa volta niente intervista perché vorrei essere breve e fare un discorso organico.

Dopo i nuovi – terribili – attentati di matrice islamica torna a galla una vecchia bufala: quella delle radici giudaico-cristiane d’Europa.

Sgombiramo subito il campo: queste radici esistono più o meno come Babbo Natale e, pure esistessero, prese da sole sono utili come una stufa a mezzogiorno sulla spiaggia di Mondello, in pieno agosto ovviamente.

I soliti diranno che provoco: dicano quello che vogliono.

Sia chiaro: qui si vuole un continente cattolico (e un mondo cattolico), le altre mezze soluzioni, con tutto il rispetto, rischiano – eufemismo – di essere paccottiglia. Ci hanno addirittura dedicato uno sconcertato articolo, che volete di più? (Nel fronte LGBT c’è chi si inquieta: “Radio Spada sogna l’instaurazione di uno Stato Cattolico”)

Divido il discorso su tre piani.

  1. Logico. Non si può concedere l’associazione in questi termini di due elementi che si eslcudono a vicenda. Far convergere il divergente, sul tema fondamentale della verità religiosa, è già di per sé un’operazione insostenbile. Il Cristianesimo pretente fin dalla sua divina fondazione di determiare la conversione dei non battezzati (dunque anche degli appartenenti al giudaismo) alla Fede nel Risorto. Il giudaismo (termine che sarebbe da specificare meglio, ma non è questa la sede) esclude la conversione a Cristo, anzi storicamente (da molti secoli) tende a guardare almeno con diffidenza la “conversione” persino al giudaismo stesso da parte di persone nate fuori dalle proprie comunità. Su questo marchiano errore logico è fondato l’ecumenismo liberale, rigettato prima dal lume naturale dell’intelletto, poi dal lume soprannaturale della Fede. Vedere a questo proposito: a. Il tridente antimodernista. I tre testi Pontifici che condannano tutti gli errori oggi trionfanti; b. Sed gladium. Dottrina e Sacra Scrittura contro l’ecumenismo; c. Storia universale della Chiesa – La Chiesa nascente. Persecuzione e trionfo.
  2. Storico-biblico, distinto ma connesso al punto precedente. Esiste un mosaismo retto che si compie nel Cristianesimo, che lo prepara, che lo annuncia, che ne rende testimonianza. Non affianca il Cristianesimo ma lo precede come la crisalide precede la farfalla. La crisalide muore e la farfalla vive. Il giudaismo attuale è la degenerazione del mosaimo, non il suo erede. Il Nuovo e Vero Israele è la Chiesa di Cristo. Non si può dunque affiancare in questi termini il giudaismo col Cristianesimo. Vedere a questo proposito: a. Breve Apologia del Cristianesimo – Contro gli increduli dei nostri giorni; b. Anche se non sembra – Discorsi su rapporti internazionali e teologia politica; c. Islam, metafisica medievale araba e filosofia moderna ebraica; d. Non abbiamo fratelli maggiori – Perché l’Antica Alleanza è stata revocata e gli ebrei hanno bisogno di Gesù per salvarsi.
  3. Politico. Poi perché si parla delle radici e basta? Lo si è detto: l’Europa (altro termine che sarebbe da specificare meglio) la speriamo cattolica. Tutta cattolica. Non solo le radici, ma anche il tronco, i rami, le foglie e soprattuto i frutti. Così era la Res Publica Christiana da cui sorgevano i grandi Papi e i grandi Santi. Ridurre tutto alle radici vuol dire accertarsi che il Cristianesimo stia ben sepolto sotto terra. Dunque no, nemmeno questa riduzione è accettabile. Vedere a questo proposito e in generale sul tema politico: a. Il liberalismo è peccato – Questioni che scottano; b. Oportet Illum Regnare.

Dunque non abboccate, lavorate per la regalità sociale di Cristo. Il resto lasciatelo a chi non vuole capire.

Sursum corda.