Caravaggio, L’incredulità di san Tommaso, 1600-1601, Bildergalerie, Potsdam
“L’Apostolo Tommaso, detto anche Gemello, era Galileo, e, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, andò a predicare il Vangelo di Cristo a molte provincie insegnò i precetti della fede e della vita cristiana ai Parti, Medi, Persiani, Ircani e Battriani. Da ultimo si portò agli Indiani, e li istruì nella religione cristiana. Infine, la santità della sua vita e dottrina e la grandezza de’ suoi miracoli avendo suscitata l’ammirazione di tutti verso di lui e l’amore a Gesù Cristo, il re di quella regione, zelante adoratore degli idoli, si accese ancor più d’ira: onde condannato a morte e trapassato da dardi a Calamina, illustrò cosi il suo apostolato colla corona del martirio”.
(dal Breviario Romano)

Vicent López Portaña, Incredulidad de Santo Tomás, 1849, Iglesia de Santo Tomé, Toledo
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Pieter Paul Rubens, Martirio di san Tommaso, 1636-1638, Galleria nazionale di Praga
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«Ecco l’ultima festa che celebrerà la Chiesa prima della Natività del suo Signore e Sposo. Essa interrompe le Ferie maggiori per onorare san Tommaso, Apostolo di Cristo, il cui glorioso martirio, consacrando per sempre questo giorno, procurò al popolo cristiano un potente intercessore presso il divino Messia. Spettava a questo grande Apostolo apparire nel Ciclo in questo giorno, poiché la sua protezione aiutasse i fedeli a credere e a sperare nel Dio che ancora non vedono e che viene ad essi senza rumore e senza splendore, per provare la loro fede. San Tommaso dubitò un giorno, e non comprese la necessità della Fede se non dopo essere passato attraverso le ombre dell’incredulità: è giusto che venga ora in aiuto ai figli della Chiesa, e li fortifichi contro le tentazioni che potrebbero assalirli da parte d’una orgogliosa ragione. Rivolgiamoci dunque a lui con fiducia; e dal seno della luce in cui l’ha posto il suo pentimento ed il suo amore, egli chiederà per noi la docilità di mente e di cuore che ci è necessaria per vedere e riconoscere Colui che costituisce l’attesa delle genti, e che, destinato a regnare su di esse, annuncerà la sua venuta solo con i deboli vagiti di un bimbo, e non con la voce tonante d’un maestro. Ma leggiamo innanzitutto il racconto degli Atti del nostro santo Apostolo» (dom Gueranger)

James Tissot, L’incredulità di Tommaso, 1886-1894, Brooklyn Museum, New York City
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San Tommaso, XIX sec. ex., Cattedrale greco-cattolica di Hajdudorog
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PREGHIERA A SAN TOMMASO APOSTOLO
I. Per quel favore distintissimo che voi, o glorioso San Tommaso, riceveste da Gesù Cristo allorquando per accertarvi della sua risurrezione vi degnò d’una apposita apparizione, invitandovi a metter il vostro dito nelle sue piaghe e la vostra mano nel suo Costato; e per quella fede vivissima onde voi pentito della passata incredulità lo confessaste per vostro Signore e vostro Dio, ottenete a noi tutti la grazia di essere sempre fermi nella credenza di tutte le cattoliche verità e di riconoscere sempre in Gesù Cristo l’unico nostro maestro e l’unico nostro padrone, onde seguire con inalterabile fedeltà la via de suoi comandamenti.
Gloria Patri
II. Per quell’ammirabile zelo onde voi, o glorioso San Tommaso, non contento di evangelizzare i Parti, i Medii, i Persiani, penetraste fino nelle Indie Orientali e nella Cina, facendo da per tutto trionfare la Religione di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia di zelare sempre la gloria del nostro Dio coll’adoperare ogni mezzo onde estenderne a tutti i prossimi la cognizione ed infiammare tutti i cuori del suo santissimo amore.
Gloria Patri
III. Per quell’ammirabile intrepidezza onde voi, o glorioso San Tommaso, sosteneste gl’incomodi e le fatiche dell’apostolico ministero, le contraddizioni dei vostri nemici e finalmente il furore con cui essi si avventarono contro di voi orante ai piedi della croce, e dopo avervi calpestato e battuto, vi trafissero con più colpi di acutissima lancia, ottenete a noi tutti la grazia di mettere la nostra delizia nei patimenti di questa terra, onde assicurarci per essi gli eterni godimenti del Paradiso.
Gloria Patri

Pierre Legros, San Tommaso, 1705-11, San Giovanni in Laterano, Roma
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Christoph Daniel Schenck, L’incredulità di san Tommaso, particolare dell’altare di san Tommaso, Cattedrale di Costanza
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Da nobis, quǽsumus, Dómine, beáti Apóstoli tui Thomæ sollemnitátibus gloriári: ut eius semper et patrocíniis sublevémur; et fidem cóngrua devotióne sectémur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti Deus, per ómnia sǽcula sæculórum. Amen.
(dal Messale Romano)

Reliquie di san Tommaso Apostolo nella sua Basilica di Ortona.
Le spoglie dell’Apostolo da Mylapore nell’India furono traslate ad Edessa nel VI secolo, da qui a Chio e infine, nel 1258 ad Ortona.
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