Dal sito della Fraternità Sacerdotale San Pio X, fsspx.news, continuiamo a riprendere alcuni pensieri di san Bernardo sul tempo sacro dell’Avvento.
L’Avvento alla scuola di San Bernardo (1)
Abbiamo tutti peccato in Adamo e tutti siamo stati condannati in lui.
Cosa farà il Figlio, visto che suo Padre prende le sue difese e che per Lui non risparmia nessuna creatura? Ecco, Egli dice fra sé e sé, il Padre mio, per causa mia, sta perdendo tutte le sue creature. Il primo degli angeli voleva usurpare la grandezza che mi è propria e ha trovato un’eco tra i suoi simili. Ma subito mio Padre ha assunto con ardore la difesa della mia causa, e ha colpito con un colpo crudele, una ferita incurabile, l’angelo ribelle e tutti i suoi seguaci. L’uomo, da parte sua, ha voluto similmente impossessarsi della scienza che è il mio retaggio esclusivo, e il Padre mio non ha avuto pietà neppure di lui, il suo occhio non lo ha risparmiato. Aveva creato due nobili creature, alle quali aveva condiviso la ragione e che aveva reso suscettibili di beatitudine, l’angelo e l’uomo. Ora, ecco, a causa mia ha perso una moltitudine di angeli e tutti gli uomini.
Ma io, affinché sappiano che amo mio Padre, voglio restituirgli quelli che sembra aver perso solo per causa mia. “Se è per causa mia che questa terribile tempesta infuria su di voi”, disse Giona, “prendetemi e gettatemi in mare” (Gn 1, 12). Hanno tutti portato uno sguardo invidioso su di me. Ebbene! Eccomi, mi mostrerò loro in uno stato tale che chi vuole invidiarmi e aspira a diventare come me, avrà questa ambizione e questo desiderio solo per il proprio bene.
Questo è il motivo per cui creò gli uomini in principio, perché prendessero il posto degli angeli e riparassero le brecce di Gerusalemme; poiché sapeva che per gli angeli non c’era modo di tornare indietro.
“Conosceva davvero l’orgoglio di Moab e vide che era superbo all’eccesso (Is. 16, 6)”, e che il suo orgoglio è senza pentimento e quindi senza perdono. Ma non creò un’altra creatura per sostituire l’uomo, volendo così dimostrare che poteva ancora essere redento; era morto solo per la malizia di un altro, quindi era giusto che la bontà di un altro potesse salvarlo.
Ti prego quindi, Signore, degnati di tirarmi fuori da dove sono, perché sono debole e sono stato rapito con l’inganno e con la violenza dal mio paese, e sono stato gettato in questa fossa sebbene fossi innocente (Gn. 40, 15). Innocente, può darsi sia dire molto, ma non troppo, considerando chi mi ha sedotto. Signore, mi è stata fatta credere una menzogna; ora viene la Verità in persona, così che la menzogna possa essere confusa, che io possa conoscere la verità e che la verità mi liberi, se tuttavia io saprò rinunciare alla menzogna, quando mi verrà mostrata, e abbracciare la verità quando mi sarà rivelata.
Fratelli miei, ascoltate ora da dove e dove viene. Ora, viene dal seno di suo Padre in quello di una Vergine madre; viene dall’alto dei Cieli in queste umili regioni della terra.
Ma cosa? Non dovremmo allora vivere anche noi sulla terra? Sì, se vi fosse rimasto lui stesso. Perché dove potremmo star bene se non c’è, e male se c’è? “Cosa c’è per me nel cielo stesso e cosa desidero sulla terra se non te, Dio del mio cuore e mia eredità per l’eternità (Sal 72, 25-26) )? “E anche se camminassi in mezzo alle ombre della morte, non ci sono mali che dovrei temere, se tu sei con me (Sal 22, 4).”
Ecco, oggi vedo che è venuto non solo sulla terra, ma anche nell’inferno, non come un colpevole carico di catene, ma libero in mezzo ai morti, come la luce che discende nelle tenebre, ma che le tenebre non hanno compreso; perciò la sua anima non rimane nell’inferno e il suo corpo non conosce la corruzione della tomba, poiché il Cristo disceso dal cielo è lo stesso che è asceso per compiere tutte le profezie, perché è di lui che è stato detto: “Ha fatto del bene passando da un luogo all’altro e ha guarito tutti coloro che erano sotto il potere del diavolo (Atti 10, 38)”, e ancora: “Egli si precipita con ardore a correre come un gigante nella via, ma parte dall’estremità del cielo (Sal 18, 7)”.
Immagine : Maarten de Vos, Immacolata Concezione con Adamo ed Eva, 1555 ca., San Francesco a Ripa, Roma [da wikimedia.org]